La sentenza
Leopoldo Wick, “infermiere-killer” dell’Rsa, assolto e scarcerato: l’Appello ribalta l’ergastolo
In primo grado era stato condannato all’ergastolo con accuse gravissime, aver ucciso sette pazienti della Rsa di Offida (Ascoli Piceno) in cui lavorava tra il 2017 e il 2018 tramite l’indebita somministrazione di farmaci, oggi Leopoldo Wick è stato assolto da ogni accusa “perché il fatto non sussiste”.
È il clamoroso ribaltone che arriva con la sentenza della Corte d’Assise di Appello di Ancona che ha assolto l’infermiere 60enne ascolano e disposto l’immediata scarcerazione dell’imputato. Il procuratore generale di Ancona Roberto Rossi aveva chiesto la conferma della condanna all’ergastolo di Leopoldo Wick per tutti i casi che gli sono contestati, “compresi quelli per cui in primo grado è stato assolto in primo grado“, ma i giudici hanno deciso diversamente.
Nella sentenza di primo grado del primo giugno 2022 Wick era stato riconosciuto colpevole di 7 degli 8 casi di omicidio e di uno dei 4 casi di tentato omicidio, contestando all’infermiere anche l’aggravante di aver commesso i fatti con mezzi insidiosi, somministrazioni di insulina e psicofarmaci.
“Siamo felicissimi”, dichiarano gli avvocati difensore Tommaso Pietropaolo e Francesco Voltattorni, “di questa sentenza che assolve con formula piena il nostro assistito e può considerarsi giusta, ma in parte anche coraggiosa dato che ha affrontato temi non facili”. “In questo momento il nostro assistito non è nelle condizioni di parlare o di rilasciare dichiarazioni”, aggiunge l’avvocato Pietropaolo. “Certo lui non si aspettava di essere assolto e questa notizia oggi è giunta totalmente inattesa. È una persona minata nel corpo e nello spirito, provata dagli oltre due anni di detenzione e dall’utilizzo di psicofarmaci. Ora può tornare a casa dalla famiglia, che gli è stata sempre vicina in questo periodo”.
Le accuse, l’arresto e la condanna dell’infermiere
Wick era stato arrestato il 15 giugno 2020 e sin dal primo giorno si è sempre proclamato innocente e dopo la scarcerazione potrà finalmente tornare dalla propria famiglia, moglie e figlia adolescente, che in questi mesi non lo hanno mai abbandonato.
L’inchiesta era nata nel settembre 2018 e si era sviluppata attraverso l’esame di decine di cartelle cliniche e la testimonianza di infermieri, operatori sanitari e medici. I fatti di cui era accusato Wick, ovvero aver procurato tramite l’uso di un mix letale di medicinali, composto da insulina e da promazina, la morte di otto pazienti, sarebbero avvenuti in due anni, dal mese di gennaio 2017 al mese di febbraio 2019. Già in seguito ai primi atti l’infermiere era stato trasferito ad altro incarico non a contatto diretto con gli ospiti della Rsa di Offida.
La Corte d’Assise di Macerata ne ordinò la scarcerazione a inizio dicembre 2021 su istanza degli avvocati difensori; la Procura di Ascoli fece ricorso e Wick tornò in carcere a giugno 2022 per ordine della Cassazione ed è stato detenuto fino ad oggi.