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Hamas-Israele: perché decine di terroristi si sono arresi

Hamas-Israele: perché decine di terroristi si sono arresi

L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno fatto sapere oggi che due alti dirigenti di Hamas sono stati uccisi alcuni giorni fa in un raid aereo in un Centro di comando. Si tratta di Abdel Aziz Rantisi dell’unità dell’Intelligence militare che era responsabile “delle informazioni sul campo nella Striscia e aveva partecipato alla programmazione dell’attacco del 7 ottobre“. Insieme a lui è stato ucciso Ahmed Aiush, “un operativo terrorista dell’unità osservazione del Battaglione ‘Carrara’“. Il Centro di comando colpito – ha spiegato il portavoce – “era responsabile dell’intelligence sul campo per tutta la Striscia e serviva come postazione significativa di Hamas per dirigere le attività di combattimento e di supporto agli attacchi ai soldati“. Intanto, decine di combattenti di Hamas si sono arresi all’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito Haaretz.

Hamas-Israele: perché decine di terroristi si sono arresi

Le immagini pubblicate sono diventate presto virali. L’esercito israeliano ha anche pubblicato una serie di ricevute trovate in siti di Hamas secondo cui uno dei figli del leader della fazione Ismail Haniyeh (che vive in Qatar) ha comprato in questi anni gioielli del valore di migliaia di dollari. A postare le ricevute di Moaz Haniyeh per acquisti in Qatar e a Gaza ritrovate è stato il portavoce in lingua araba dell’Id Avichai Adraee che ha mostrato 5 scontrini per un totale di 25.000 dollari. “Il valore di una sola ricevuta – ha spiegato Adraee – corrisponde circa all’equivalente di due anni di salario di un cittadino di Gaza“.

Israele-Hamas: ultime notizie

Un’altra delle terribili notizie del giorno, relative al conflitto in corso in Medio Oriente, ha riguardato i sopravvissuti alla strage compiuta da Hamas al festival Nova, presso il kibbutz Beeri, in Israele, dello scorso 7 ottobre. Si dice “che ci siano stati sucidi“. Lo ha riferito la Bbc, basandosi sulle rivelazioni di una persona che fa parte dell’equipe medica di aiuto ai superstiti. Quest’ultima ha detto all’emittente britannica che “alcuni si sono già suicidati“. La Bbc ha poi riportato una dichiarazione del capo della polizia Yaacov Shabtai secondo cui “18, tra giovani uomini e donne, sono stati ricoverati in ospedali di salute mentale perché non stavano più bene“.