Rinviata a giudizio
Marine Le Pen, guai per l’alleata di Salvini in Europa: a processo per truffa sui fondi Ue
Esteri - di Redazione
Se sul fronte dei sondaggi il suo Rassemblement National sembra volare, primo partito in vista delle Europee 2024 anche davanti a quello del presidente Emmanuel Macron, la leader di estrema destra Marine Le Pen deve fare i conti con una grana che arriva dalla magistratura.
Le Pen, il suo partito e altre 26 persone sono state rinviate a giudizio e dovranno comparire davanti al tribunale penale di Parigi per rispondere delle accuse di appropriazione indebita di fondi pubblici europei avvenute tra il 2004 e il 2016.
L’udienza preliminare è fissata per il 27 marzo 2024, tre mesi prima del voto per rinnovare il Parlamento europeo di Strasburgo dove Le Pen è solida alleata della Lega di Matteo Salvini nel gruppo di Identità e Democrazia.
Le accuse e la possibile condanna di Le Pen
Gli indagati, compresa Marine Le Pen, sono sospettati di aver utilizzato denaro dell’Unione Europea per pagare assistenti a Bruxelles e Strasburgo che in realtà lavoravano per il partito in Francia. Un sistema fraudolento che avrebbe avuto luogo tra il 2004 e il 2016.
Marine Le Pen rischia una potenziale condanna fino a 10 anni di carcere, una multa di un milione di euro e l’ineleggibilità a cariche pubbliche per 10 anni, secondo quanto riportato dalla procura.
La difesa del partito e l’inchiesta
Con un nota il partito si è limitato a ribadire che la sua presidente “non ha commesso alcuna infrazione o irregolarità” e che il processo darà le darà “finalmente l’opportunità” di difendersi “e “di presentare le sue argomentazioni”, mentre l’avvocato della presidente di RN Rodolphe Bosselut ha aggiunto che “questa decisione non è una sorpresa”.
SI tratta infatti di una indagine sull’uso illegale di fondi europei datata 2015: la giustizia francese aprì una inchiesta su richiesta del Parlamento europeo per le sospette irregolarità riguardanti il ruolo di una ventina di assistenti del gruppo di estrema destra. Il Parlamento europeo, costituitosi parte civile, nel 2018 ha quantificato a 6,8 milioni di euro il danno economico degli illeciti commessi tra il 2009 e il 2017.
Gli altri indagati
Assieme a Marine Le Pen dovranno sfilare in tribunale il padre Jean-Marie Le Pen, ex presidente del partito che allora era ancora il Front National, ma anche il sindaco di Perpignan Louis Aliot, il deputato (ora Reconquête) Nicolas Bay, l’ex tesoriere del partito Wallerand de Saint-Just e l’ex numero due del partito Bruno Gollnisch.