Aveva recitato con lui
Chi era Emmanuelle Debever, l’attrice morta suicida nella Senna che aveva accusato Depardieu di stupro
Il suicidio è avvenuto lo scorso 7 dicembre, ma la notizia è emersa soltanto nelle scorse, comunicata dall’account X dell’Institut national d’audiovisuel. Emmanuelle Debever, attrice francese 60enne, è morta suicida: secondo la giornalista del quotidiano Libération Camille Nevers, “si è gettata nella Senna”, il fiume che bagna Parigi.
La morte di Debever è avvenuta nel giorno in cui la tv France2 trasmetteva il programma “Complément d’enquête”, inchiesta sui casi di presunte violenze sessuali riguardanti l’attore 74enne Gérard Depardieu.
Debever e le accuse a Depardieu
Debever è stata una delle prime attrici francese a denunciare i comportamenti di Depardieu nei confronti delle attrici e delle donne in generale del mondo del cinema. I due si conobbero nel 1982 sul set durante le riprese del film “Danton”, pellicola diretta da Andrzej Wajda.
Nel film Debever recitava la parte di Louison, la giovanissima moglie di Georges Danton (interpretato da Depardieu), il rivoluzionario francese che finisce per scontrarsi con Maximilien de Robespierre.
Il 5 giugno 2019, in un post pubblicato sul suo account Facebook, Emmanuelle Debever denunciò le azioni dell’attore sul set. “Signor Depardieu. Oggi assolto dall’accusa di stupro e violenza sessuale. No comment“, scrisse in seguito all’archiviazione di un’indagine contro l’attore per stupro e violenza sessuale. Parlando di ‘Danton’, l’attrice aggiunse: “Il mostro sacro si era abbandonato a molte cose durante le riprese… Approfittando dell’intimità all’interno di una carrozza. Facendo scivolare la sua grossa zampa sotto le mie sottovesti, presumibilmente per avere una migliore sensazione di me…“. Il post era accompagnato da una foto d’archivio in bianco e nero scattata sul set del film, accanto all’attore.
All’epoca fu una dichiarazione che passò inosservata. A differenza di oggi, allora poche attrici si erano espresse a sostegno di Charlotte Arnould, che nell’agosto 2018 aveva sporto la prima denuncia contro Depardieu per stupro.
Chi era Emmanuelle Debever
Nata a Marsiglia l’8 agosto 1963 a Marsiglia, Debever esordì sulla tv francese nel 1982 nelle serie “Joëlle Mozart“, per recitare in seguito nel telefilm “Le inchieste del commissario Maigret“. Tra i suoi film spicca “Un jeu brutal” (1983) di Jean-Claude Brisseau, in cui interpretava Isabelle, figlia adolescente del celebre scienziato professor Christian Tessier (Bruno Cremer), colpita da handicap alle gambe fin dalla nascita.
Lo scandalo Depardieu
Depardieu, già da anni travolto da accuse di comportamenti sessisti e violenze sessuali vere e proprie, è stato recentemente travolto dalle accuse dell’inchiesta “Gérard Depardieu: la chute de l’ogre”, mandata in onda su France2 proprio nel giorno in cui Debever si è uccisa lanciandosi nella Senna.
L’inchiesta raccoglie testimonianze che inchiodano l’attore, mammasantissima del cinema francese, ai suoi comportamenti: ma soprattutto mostra estratti di un viaggio compiuto da Depardieu in Corea del Nord durante il quale fa commenti sessisti e osceni sulle donne, persino su una bambina di dieci anni. Immagini che arrivano da un documentario realizzato nel 2018 e mai trasmesso prima dallo scrittore Yann Moix (che denuncia che le immagini sono state diffuse senza il suo consenso) durante il viaggio dell’attore francese in Corea del Nord per celebrare i 70 anni del regime di Pyongyang.