L'inchiesta su "Schumi"
Michael Schumacher, l’incidente e le ultime notizie: dopo 10 anni spuntano due errori nel giorno della caduta di Meribel
A quasi dieci anni dal drammatico incidente avvenuto sulle piste da sci di Meribel, sulle Alpi francesi, emergono nuovi dettagli e indiscrezioni su quanto accaduto il 29 dicembre 2013 a Michael Schumacher, l’ex pilota di Formula 1 e idolo dei tifosi della Ferrari.
Se dopo dieci lunghissimi anni resta il massimo riserbo sulle condizioni di salute dell’ex pilota 54enne, sette volte campione del mondo di Formula 1, anche grazie all’incredibile “cordone di sicurezza” allestito per lui dalla moglie Corinnna Betsche e dai figli Mick e Gina Maria, dall’altra emergono invece dettagli fino ad oggi inediti sull’incidente di Meribel.
Merito di Jens Gideon, giornalista tedesco che ha realizzato una inchiesta sull’incidente sulla pista da sci che vide protagonista “Schumi”, a seguito del quale ha trascorso diversi mesi in coma farmacologico e che ancora oggi costringe l’ex pilota a casa, dove starebbe seguendo un percorso riabilitativo su cui vige l’assoluto segreto.
In una serie di podcast per l’emittente tedesca ARD, Gideon racconta di aver recentemente visitato i luoghi coinvolti nell’incidente di Schumacher, ma soprattutto di aver parlato con uno dei maestri di sci che stava lavorando nella zona di Meribel.
La testimonianza del maestro di sci
Il maestro di sci sentito da Gideon, che il giornalista chiama “Andre”, nel suo colloquio mette in evidenza due elementi, o meglio due errori, che se evitati avrebbero forse potuto cambiare il corso degli eventi.
Il primo errore, secondo Andre, sarebbe stato dello stesso Schumacher. Il pluricampione di F1 si sarebbe avventurato in una discesa sugli sci pericolosa: l’ex pilota era andato fuoripista con condizioni non ideali, con poca neve ed un manto sottile, caratterizzato da molte rocce esposte.
Un dettaglio questo che si rivelerà decisivo: Schumacher nella caduta sbatterà la testa contro una di queste, nonostante indossasse il casco, ferendosi gravemente. “Non c’erano le condizioni ideali per sciare neanche in pista – ha dichiarato Andre –. Ancor più pericoloso avventurarsi in un fuoripista in un giorno come quello”.
C’è poi il secondo errore, questa volta responsabilità della macchina dei soccorsi che valutò male la gravità della situazione clinica di Schumacher. L’ex pilota Ferrari fu trasportato in elicottero verso la piccola clinica di Moutiers e le sue condizioni di salute peggiorarono durante il tragitto: l’allora 44enne pilota tedesco perse conoscenza e venne intubato, con i medici che solo in quel momento decisero di cambiare rotta e dirigersi verso il più attrezzato ospedale di Grenoble. Secondo Andre, il tempo perso nel volo sarebbe stato determinante per recare un danno maggiore all’ex pilota Ferrari.
Il mistero del video
C’è poi un mistero che torna a fare capolino, quello del possibile video dell’incidente ripreso dalla GoPro che Schumacher indossava sul casco il giorno dell’incidente di Meribel. Presenza della action cam che secondo alcuni avrebbe addirittura aggravato la dinamica della caduta e delle ferite riportate alla testa dall’ex campione di F1. In realtà ancora oggi l’esistenza di un video è avvolta nel mistero: nessuno sa se esistano realmente questi filmati, nessuna registrazione di quegli attimi è mai stata resa pubblica.