La conferma ufficiale è arrivata. Alexei Navalny, il principale oppositore del presidente russo Vladimir Putin, è stato trasferito dalla colonia penale n. 6, nella città di Melekhovo nella regione di Vladimir, dove era detenuto.
Navalny trasferito in un istituto di correzione
La notizia è arrivata durante un’udienza relativa a una causa da lui intentata contro i funzionari della struttura di massima sicurezza: come riferisce l’agenzia di stampa indipendente Sota, durante l’udienza è stato letto un documento della sezione di Vladimir del Servizio penitenziario statale, in cui si afferma che Navalny ha lasciato la colonia penale “per un istituto di correzione situato al di fuori della regione di Vladimir” e che ulteriori informazioni saranno fornite una volta giunto a destinazione.
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Il certificato, come riporta il media indipendente russo Meduza, afferma che Navalny ha lasciato la prigione “in conformità con il verdetto del tribunale cittadino di Mosca del 4 agosto 2023”.
La legge in Russia prevede che notizia del trasferimento di un detenuto sia data a legali e familiari entro dieci giorni dal suo arrivo nella nuova destinazione. Il viaggio può durare anche oltre un mese, avviene in treno, e per tappe: da qui anche il nome di ‘etap’.
Navalny “scomparso”
Detenuto e condannato dalla magistratura russa dopo processi dalla chiara matrice politica, con l’ultima sentenza dell’agosto scorso che lo ha visto condannato a 19 anni di reclusione per aver “presumibilmente finanziato attività estremiste, incitato pubblicamente ad attività estremiste” e “riabilitato l’ideologia nazista”, gli avvocati di Navalny non avevano più sue notizie dallo scorso 6 dicembre.
A denunciarlo era stata la sua portavoce Kyra Yarmysh. Agli avvocati era stato vedere il loro cliente all’intento della colonia penale IK-6 di Melekhovo. I funzionari del carcere, aveva spiegato Yarmysh, si rifiutavano di dire dove era stato trasferito pur non essendo più negli elenchi del centro detentivo.
Le ipotesi sulla “scomparsa”
Secondo il canale Telegram Baza Navalny sarebbe stato portato a Mosca per essere interrogato nell’ambito di un nuovo caso nei suoi confronti. I collaboratori dell’oppositore hanno controllato la maggior parte dei centri di detenzione della capitale ma non hanno trovato sue tracce.
Navalny è attualmente imputato in 14 processi e potrebbe ricevere fino a 35 anni di carcere, che si andrebbero ad aggiungere ai 30 che sta già scontando.
Il governo russo “non sa” dove si trova
Non sono solo gli avvocati di Navalny a brancolare nel buio. Secondo quanto riferito oggi dal portavoce del governo russo Dimitry Peskov, il governo “non ha la capacità, il diritto o il desiderio di tenere traccia dei destini dei prigionieri che stanno scontando una sentenza emessa da un tribunale”.