L'iniziativa
Ora tocca a noi, Bonino e Sala lanciano la campagna contro la violenza sulle donne
La leader radicale chiama a raccolta i sindaci delle principali città per una iniziativa trasversale “dagli uomini per gli uomini”. Un video social ed eventi sui territori.
Politica - di Redazione Web
“Ora Tocca a Noi”: si intitola così la campagna contro la violenza sulle donne lanciata da Emma Bonino insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala e che vede protagonisti i sindaci delle principali città italiane.
Un’iniziativa, come spiegato ieri in una conferenza stampa online, “dagli uomini per gli uomini” che vedrà quindi soprattutto loro impegnati a diffondere culturalmente il concetto che identifica gli uomini come responsabili della violenza di genere.
Emma Bonino ha chiamato a raccolta i primi cittadini di diversi colori politici, oltre che personaggi noti, per una campagna social in cui ognuno dovrà pubblicare un video in cui si disegna una X rossa sulla mano, per dire stop alla violenza.
Inoltre ogni città dovrà declinare la campagna con un evento proprio. “In questo momento particolare un’azione dei sindaci può essere ancora più efficace perché vivono la realtà delle città – ha osservato Sala – e sono più ascoltati forse perché si percepisce la loro azione nel bene e nel male. Al di là dell’inclinazione politica questa è una campagna che deve essere veramente di tutti”.
Sala ha poi evidenziato come Milano vorrebbe arrivare all’8 marzo proseguendo questa campagna anche per dire che “non servono solo mimose ma gesti di responsabilità da parte degli uomini, servono cuori maschili”.
Alla campagna hanno aderito, tra gli altri, i sindaci Roberto Gualtieri (Roma), Giorgio Gori (Bergamo), Dario Nardella (Firenze), Roberto Lagalla (Palermo), Matteo Lepore (Bologna), Michele Guerra (Parma), Antonio De Caro (Bari). Oltre al conduttore Flavio Insinna e al giornalista Alessandro Cecchi Paone.
“La libertà delle donne indica lo stato di salute di una democrazia e quando accade che ogni giorno ci sono omicidi da parte di uomini, corpi delle donne picchiati e abusati significa che è arrivato il momento di fare un passo in avanti – ha concluso il segretario di +Europa Riccardo Magi -. Da noi uomini deve partire un’onda di cambiamento che spazzi via la sottovalutazione e la rimozione che c’è stata”.