Khalida Jarrar, nota ex deputata palestinese ma soprattutto dirigente del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e membro del Consiglio Legislativo Palestinese, è stata arrestata dalle forze israeliane.
Il fermo della 60enne leader del Fplp è stato prima riferito da fonti dell’emittente araba Al Jazeera e poi confermato in un comunicato dall’esercito dello Stato ebraico: Khalida Jarrar è stata prelevata dalla sua abitazione a Ramallah, in Cisgiordania. Secondo il marito “hanno sfondato la porta alle cinque del mattino”.
Khalida Jarrar è stata arrestata dalle forze israeliane a Ramallah, in Cisgiordania: l’ultima nel 2019, a seguito della morte della 17enne israeliana Rina Shnerb in un attacco terroristico, venendo sottoposta a due anni di fermo preventivo.
Chi è Khalida Jarrar
Negli anni Jarrar è finita più volte nel mirino delle autorità israeliane e più volte arrestata: il Fronte popolare per la liberazione della Palestina di cui è dirigenti, un movimento di orientamento marxista-leninista, è considerato da Israele – ma anche da Stati Uniti ed Unione Europea – un’organizzazione terroristica.
Con lei, secondo il Fplp, sarebbero stati fermati altri membri dell’organizzazione: “L’esercito ha effettuato un ampio numero di fermi tra i leader e i membri dell’organizzazione, arresti che non spezzeranno la volontà del nostro popolo”, ha reso noto il Fronte in un comunicato.
All’epoca dell’arresto del 2019 il noto giornalista e scrittore israeliano Gideon Levy, dalle colonne del quotidiano Haaretz definì “grotteschi” i motivi della sua incarcerazione, scrivendo così sul suo giornale: “La si accusa genericamente di opporsi all’occupazione, aver visitato un prigioniero liberato, aver chiesto la liberazione del leader del suo movimento, aver partecipato ad una fiera del libro concedendo interviste, aver partecipato a marce”.