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Lee Sun-kyun: chi era e com’è morto l’attore sudcoreano del film premio Oscar “Parasite”

Actor Lee Sun Gyun poses for photographers at the photo call for the film ‘Parasite’ at the 72nd international film festival, Cannes, southern France, Wednesday, May 22, 2019. (AP Photo/Petros Giannakouris) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain

Actor Lee Sun Gyun poses for photographers at the photo call for the film 'Parasite' at the 72nd international film festival, Cannes, southern France, Wednesday, May 22, 2019. (AP Photo/Petros Giannakouris) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain

Lee Sun-kyun era diventato noto in tutto il mondo per il ruolo che aveva interpretato in Parasite, il film che nel 2020 ha vinto quattro premi Oscar e il Golden Globe al miglior film internazionale. L’attore è stato trovato morto in un’auto in un parco nel centro di Seoul, la capitale della Corea del Sud. Aveva 48 anni. In corso le indagini della polizia per chiarire le indagini della morte.

Lee era nato nel 1975. Ha interpretato diversi ruoli da protagonista in film coreani, tra cui quelli in Helpless, un thriller del 2012, e All about my life. Era stato protagonista anche della prima serie originale in lingua coreana, Dr. Brain, uscita nel 2012 su AppleTV+, un thriller fantascientifico in sei episodi sulla vita di un neurologo che cerca indizi su un misterioso incidente familiare provocato forse da esperimenti sul cervello. Il suo ultimo film, Sleep, era stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2023 nella categoria “Settimana della Critica”.

Le accuse per droga

L’attore lo scorso ottobre era stato indagato per uso di sostanze stupefacenti: un reato punito con leggi molto severe in Corea del Sud, con pene che possono andare da un minimo di sei mesi di carcere fino a quattordici anni per recidivi e spacciatori. Il governo del presidente Yoon Sul-yeol quest’anno ha dato il via a un duro giro di vita contro il consumo e il traffico di droga. La vendita di cannabis è punibile con l’ergastolo. Previste pene detentive anche per chi torna in Corea del Sud dopo aver consumato legalmente cannabis all’estero.

Lee era stato accusato di aver fatto uso di sostanze stupefacenti in un bar della capitale insieme a una donna che lavorava nel locale. L’attore aveva dichiarato di non essere al corrente di stare assumendo sostanze illecite. La donna aveva riferito che l’interprete aveva assunto droga più volte in casa sua ma Lee aveva negato tutto e dichiarato di esser rimasto vittima di un tentativo di ricatto. I test antidroga avevano dato risultati negativi o non conclusivi.

Lee aveva subito un duro danno d’immagine, dopo una carriera lunga più di vent’anni. Era stato anche escluso dalle riprese della serie tv No Way Out, partite proprio lo scorso ottobre. “Mi scuso sinceramente per aver deluso molte persone essendo coinvolto in un incidente così spiacevole”, aveva dichiarato in un’intervista prima dell’interrogatorio in una stazione di polizia nella città di Incheon. “Mi dispiace per la mia famiglia che sta sopportando un dolore così difficile in questo momento”.

Il ritrovamento dell’attore

Lee è stato trovato privo di sensi all’interno dalla vettura ferma in un parcheggio. La moglie avrebbe avvertito la polizia. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, il manager di Lee avrebbe riferito alla polizia che l’attore era uscito di casa lasciando un biglietto interpretato come una lettera in cui annunciava l’intenzione di togliersi la vita. Anche la moglie avrebbe riferito il particolare. Lee aveva interpretato in Parasite il padre della ricca famiglia Park. Il film era stato diretto dal regista Bong Joo-ho.