Il conflitto

Guerra Ucraina, 14 morti nell’attacco di Kiev su Belgorod: il Cremlino denuncia l’uso di munizioni a grappolo

Esteri - di Redazione - 30 Dicembre 2023

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Guerra Ucraina, 14 morti nell’attacco di Kiev su Belgorod: il Cremlino denuncia l’uso di munizioni a grappolo

All’indomani di uno dei più gravi attacchi missilistici russi sui cieli ucraini, con oltre 100 razzi scagliati da Mosca contro diverse città ucraine (Kiev, Dnipro, Kharkiv, Odessa, Zaporizhzhia e Leopoli) provocando 39 morti e 159 feriti, arriva la risposta di Kiev.

Droni ucraini hanno infatti attaccato il territorio russo, venendo però respinti della difesa antiaerea del regime di Vladimir Putin.

Ad annunciarlo è stato il ministero della Difesa di Mosca: “La notte scorsa abbiamo fermato un tentativo del regime di Kiev di portare a termine un attacco terroristico utilizzando droni contro obiettivi situati nel territorio della Federazione russa“, scrive su Telegram. Il Ministero ha affermato nella stessa dichiarazione che “le unità di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 32 droni ucraini in volo sui territori delle regioni di Bryansk, Oryol, Kursk e Mosca”.

Distrutto anche un drone marino ucraino in rotta verso la Crimea. “Una nave senza pilota della marina ucraina è stata scoperta nella parte nord-occidentale del Mar Nero, diretta verso la penisola di Crimea. L’obiettivo e’ stato distrutto dalle armi standard di una motovedetta della flotta del Mar Nero“, ha riferito il dicastero della Difesa russo all’agenzia Tass.

Quattordici morti a Belgorod

Quattordici persone sono morte per un attacco ucraino un edificio residenziale a Belgorod, città che si trova a 80 chilometri a nord della città ucraina di Kharkiv. A riferirlo è stato il governatore Vyacheslav Gladkov, secondo il quale è stato danneggiato anche il sistema di approvvigionamento idrico della città.

L’agenzia stampa Tass aggiunge che tra i morti vi è almeno due bambino, mentre altre 108 persone sono rimaste ferite.

L’attacco delle forze armate ucraine su Belgorod, una città russa vicina al confine con l’Ucraina, sarebbe stato effettuato utilizzando “due missili Vilkha con munizioni a grappolo che sono vietate nonché utilizzando razzi Vampire Mlrs di fabbricazione ceca“. A sostenerlo è il ministero della Difesa russo citato dall’agenzia di stampa russa Tass.

Durissima anche la  reazione “istituzionale” di Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha rimarcato che “la responsabilità dell’attacco terroristico” a Belgorod “ricade sui Paesi dell’Ue che continuano a fornire armi ai terroristi di Kiev che usano munizioni a grappolo contro i civili” e sulla “Gran Bretagna che, in coordinamento con gli Stati Uniti, incita il regime di Kiev ad azioni terroristiche, rendendosi conto che la controffensiva ucraina è fallita“.

Le minacce di Mosca

E dall’Onu non arrivano notizie incoraggianti per l’Ucraina. Il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, nella riunione del Consiglio di sicurezza ha infatti sottolineato come i piani militari di Kiev “sono falliti e quindi “il regime ucraino e i suoi protettori occidentali si troveranno ad affrontare le peggiori notizie nel prossimo futuro”.

I nuovi pacchetti di assistenza militare e finanziaria per Zelensky e la sua banda, approvati a Washington o Bruxelles, ritarderanno soltanto l’agonia del suo regime, ma non la impedirà”, le parole al veleno di Nebenzya.

di: Redazione - 30 Dicembre 2023

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