Botti di fine anno

Xi Jinping e Putin, i buoni propositi di Cina e Russia: riconquista di Taiwan “inevitabile”, Mosca “inarrestabile”

Nel 2024 ricadrà il 75esimo anniversario della nascita della Repubblica Popolare cinese e il 13 gennaio l’isola voterà per eleggere presidente e Parlamento. Il messaggio di Xi Jinping a Putin

Esteri - di Redazione Web - 31 Dicembre 2023

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Botti di fine anno da Pechino e da Mosca. A conferma di anni turbolenti, bellicosi, arrivano le parole dei Presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin. Propositi meno fantasmagorici ma più seri di quelli pescati ogni anno puntualmente dalle profezie di Nostradamus, a voler essere sarcastici. Xi Jinping ha sempre sostenuto la riunificazione, la riconquista dell’isola di Taiwan. Anche con forza. Putin ha invece ribadito come nessuno fermerà la Russia. Le dichiarazioni dei leader dei due Paesi erano state anticipate di poco da quelle del leader della Corea del Nord Kim Jong-un secondo cui una guerra con la Corea del Sud è possibile “in qualsiasi momento”.

Pechino negli ultimi anni ha posto l’obiettivo della riunificazione in cima ai propositi e aumentato la sua pressione militare ed economica su Taipei. L’anno prossimo ricadrà il 75esimo anniversario della nascita della Repubblica Popolare cinese e il 13 gennaio l’isola voterà per eleggere il nuovo presidente e per rinnovare il Parlamento. Il portavoce dell’Ufficio cinese per gli Affari di Taiwan ha definito William Lai, attuale vicepresidente taiwanese nonché candidato del Partito Progressista Democratico “ostinato lavoratore per l’indipendenza di Taiwan e distruttore della pace nello Stretto di Taiwan”.

Il Presidente cinese: “Tutti i cinesi dai due lati dello Stretto di Taiwan devono essere legati da un obiettivo comune e condividere la gloria del rinnovamento della nazione cinese”. Un concetto ribadito anche nell’ultimo incontro tra il Presidente cinese e l’omologo statunitense Joe Biden. Xi Jinping ha usato tono perfino più duri di quelli utilizzati un anno fa quando aveva definito cinesi e taiwanesi “membri di un’unica famiglia”. Xi ha ricordato che “diversi conflitti proseguono nel mondo” e ripetuto che la Cina vuole “lavorare con la comunità internazionale per il bene comune dell’umanità”.

Per quanto riguarda la politica interna il Presidente ha sostenuto come dopo l’impatto del covid l’economia cinese “continua a migliorare” e che nonostante “i venti contrari che incontreremo lungo la strada” la ripresa proseguirà nel 2024. Ai giovani, in un Paese in cui la disoccupazione a raggiunto il 21,4% lo scorso giugno nella fascia tra i 16 e i 24 anni, ha annunciato che il governo lavorerà per offrire loro l’opportunità di avere successo nella propria carriera”. Ai giovani cinesi aveva esortato a “nutrirsi di amarezza”.

L’agenzia di stampa Xinhua ha riferito anche di un messaggio che Xi Jinping ha inviato al suo omologo Vladimir Putin in cui il presidente cinese ha sottolineato “di fronte a cambiamenti mai visti in un secolo e a situazioni internazionali e regionali volatili, le relazioni tra Cina e Russia hanno sempre mantenuto uno sviluppo sano e stabile e si sono mosse costantemente nella giusta direzione nel 2023”. Putin ha ribadito con fermezza la sua linea nel tradizionale discorso di fine anno in televisione. “Non c’è una forza in grado di fermare il progresso” del Paese. Il Presidente russo ha anche fatto gli auguri a chi combatte in Ucraina definendoli “eroi”.

31 Dicembre 2023

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