Svolta nelle indagini
Concetta Russo uccisa a Capodanno ad Afragola, fermato il nipote: l’arma risultata rubata e nascosta al cimitero
Cronaca - di Redazione
C’è una svolta nelle indagini sulla morte di Concetta Russo, la donna uccisa ad Afragola nella notte di San Silvestro nel Napoletano, raggiunta da un colpo di pistola alla testa mentre stava festeggiando l’arrivo del 2024 assieme ai suoi familiari e parenti in una abitazione presa in affitto per festeggiare il Capodanno nella città dell’hinterland napoletano.
L’indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord ha portato al provvedimento di fermo effettuato questa mattina all’alba a Casoria di Gaetano S., 46enne nipote della donna: le accuse nei suoi confronti sono di omicidio colposo, porto abusivo di arma in luogo pubblico e ricettazione.
Secondo quanto ricostruito, il nipote stava maneggiando una pistola detenuta senza regolare licenza quando è partito un colpo che ha raggiunto Concetta ala testa: la 55enne è morta dopo alcune ore all’ospedale Cardarelli di Napoli.
L’arma rubata e i botti illegali
L’arma utilizzata, una pistola Beretta modello 84F risultata oggetto di furto, è stata trovata in tarda serata dai militari nei pressi del cimitero di Afragola, occultata tra le sterpaglie.
Non solo. Nel corso delle indagini i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno anche rinvenuto circa 1 chilo e mezzo di ordigni esplosivi artigianali, nascosti all’interno dell’abitazione di via Plebiscito 70, detenuti illegalmente da un 48enne, amico del nipote della vittima. Quest’ultimo è stato trasferito in carcere in attesa della convalida mentre l’arrestato è in attesa di giudizio.
La confessione del nipote
Secondo quanto riferisce il Corriere del Mezzogiorno, il nipote 46enne di Concetta Russo, nato a Milano e residente come la vittima a Pantigliate, dove ha un salone da barbiere, avrebbe confessato nella notte quanto accaduto il 31 dicembre.
Gaetano S. stava mostrando l’arma quando è partito un colpo: ai carabinieri ha spiegato che pensava che la pistola fosse scarica. Dopo lo sparo tutti i presenti hanno lasciato di corsa l’appartamento, anche Gaetano S., che si sarebbe allungato verso la zona del cimitero di Afragola per nascondere l’arma. Dopo diverse ore di interrogatorio l’uomo avrebbe ammesso le sue responsabilità, rivelando anche il luogo in cui aveva nascosto la Beretta.