Gaza, il video di Elad Katzir ostaggio del Jihad Islamico: “Israele ci ha lasciati soli, fermate la guerra”

Rapito nel kibbutz di Nir Oz negli attacchi del 7 ottobre nel sud di Israele. Si è rivolto a Netanyahu e agli altri funzionari dello Stato Ebraico. "Mi avete lasciato prigioniero ad affrontare la morte per la prima volta il 7 ottobre ed ora sono tre mesi che mi lasciate ad affrontare la morte qui a Gaza"

Esteri - di Redazione Web - 8 Gennaio 2024

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FOTO DA AL JAZEERA
FOTO DA AL JAZEERA

Elad Katzir parla davanti a un drappo nero dell’organizzazione terrorista islamica, addosso una felpa nera. È stato rapito negli attacchi nel sud di Israele dello scorso 7 ottobre e da allora è un ostaggio. L’organizzazione islamista radicale Jihad Islamica, che partecipò a quegli attacchi, ha diffuso un suo video. Era già successo il 20 dicembre, quando il 47enne compariva in video con un altro ostaggio, Gadi Mozes. Secondo i media israeliani Katzir fa riferimento nel video ad avvenimenti accaduti negli ultimi giorni. Il video è stato trasmesso da Al Jazeera.

“Ci avete lasciato soli”, ha detto l’ostaggio rivolgendosi al primo ministro Benjamin Netanyahu e ai funzionari israeliani. La famiglia aveva chiesto che il video non venisse diffuso. Elad Katzir si trovava nella sua casa nel kibbutz di Nir Oz al momento degli attacchi di inizio ottobre che hanno scatenato la nuova guerra in Medio Oriente. Anche la madre Hanna fu rapita, è stata rilasciata. Il padre Rami invece venne ucciso. Furono 1.200 le vittime di quegli attacchi del 7 ottobre.

L’appello di Elad Katzir

“Mi avete lasciato prigioniero ad affrontare la morte per la prima volta il 7 ottobre ed ora sono tre mesi che mi lasciate ad affrontare la morte qui a Gaza”, ha detto Katzir come tradotto da AdnKronos. “Sono tre mesi che sono nella morsa della Jihad islamica” dopo essere “miracolosamente sopravvissuto” il 7 ottobre. Si è rammaricato di aver appreso la notizia della morte dell'”amico” Tamir Hadar a Gaza. “Non dite alla mia famiglia che avete fatto tutto per il mio rilascio. Questo non è vero”. Ha chiesto di fermare “questa guerra di sterminio”.

Secondo i dati diffusi dal ministero della Striscia di Gaza guidato da Hamas sono oltre 23.084 le vittime della ritorsione israeliana a Gaza. Il portavoce militare Daniel Hagari ha dichiarato al New York Times che Israele è entrato in una nuova fase della guerra. “È iniziata una fase nuova, meno intensa, dei combattimenti”. Meno forze di terra e meno attacchi aerei. L’ultimo rilascio di ostaggi risale a fine novembre, prima della fine della tregua.

Cos’è il Jihad Islamico

Il Jihad Islamico è il secondo gruppo armato per grandezza attivo nella Striscia di Gaza. È stato fondato nel 1981 dal medico palestinese Fathi Shaqaqi e dal predicatore musulmano Shaykh Abd al-Aziz Awda, ispirato dal movimento politico-islamico dei Fratelli Musulmani. Gruppo di fede sunnita, persegue la creazione di uno stato islamico in Palestina. Il gruppo si spostò dall’Egitto al Libano alla Siria. A differenza di Hamas non ha sviluppato una struttura amministrativa. Dalla fine degli anni ‘80 l’organizzazione ha condotto attacchi suicidi e terroristici contro civili e militari israeliani. Secondo il Council on Foreign Relations statunitense il gruppo riceve decine di milioni di dollari all’anno dall’Iran.

Almeno una ventina degli oltre 200 ostaggi prelevati negli attacchi di ottobre, aveva chiarito subito Hamas, era nelle mani del Jihad Islamico. “Quando parlate di Hamas, non potete dimenticarvi del Jihad. Quando parlate del Jihad, non potete dimenticarvi di Hezbollah. Quando parlate di Hezbollah, non potete dimenticarvi dell’Iran…”, ha spiegato il quotidiano libanese L’Orient Le Jour a proposito dell’incontro di Beirut di fine ottobre tra il leader del Jihad Islamico Ziad Al Nakhalah, Hassan Nasrallah, guida degli sciiti libanesi, e Saleh Al Arouri, vicecapo di Hamas.

8 Gennaio 2024

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