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Guerra a Gaza, Blinken dal doppio volto in Israele: “Infondate accuse di genocidio, ma troppi civili morti”

Guerra a Gaza, Blinken dal doppio volto in Israele: “Infondate accuse di genocidio, ma troppi civili morti”

Nella sua visita in Medio Oriente il segretario di Stato Usa Antony Blinken non abbandona l’alleato israeliano. In conferenza stampa da Tel Aviv il “ministro degli Esteri” dell’amministrazione Biden usa “bastone e carota” nei confronti del governo di Bibi Netanyahu.

Da una parte Blinken sottolinea che “la presentazione di un ricorso contro Israele al Tribunale dell’Aja distrae il mondo da importati sforzi. Inoltre, l’accusa di genocidio è infondata”, le parole del segretario di Stato Usa in relazione alle accuse presentata dal Sudafrica contro Israele.

Blinken ha poi definito le accuse sudafricane di genocidio contro la popolazione palestinesi “irritanti” perché “coloro che attaccano Israele, Hamas, Hezbollah, gli Houthi, così come il loro sostenitore, l’Iran, continuano a chiedere apertamente l’annientamento di Israele e l’omicidio di massa di ebrei“.

Il richiamo sui civili morti a Gaza

Allo stesso tempo l’inviato di Biden in Medio Oriente ha incontrato in giornata il premier Netanyahu, a cui ha chiesto di evitare “ulteriori danni ai civili” a Gaza.

“Il segretario ha riaffermato il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di impedire che gli attacchi terroristici del 7 ottobre si ripetano e ha sottolineato l’importanza di evitare ulteriori danni civili nonché di proteggere le infrastrutture civili a Gaza”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller dopo il colloqui tra Blinken e Netanyahu. Il bilancio della guerra di Gaza sui civili, in particolare sui bambini, è “troppo alto“, ha evidenziato Blinken.

Ma Tel Aviv non ha alcuna intenzione di limitare le operazioni militari, che dall’8 ottobre scorso hanno provocato oltre 23mila morti civili a Gaza. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha spiegato a Blinken che le operazioni a Khan Yunis, nel sud di Gaza, “si intensificheranno e continueranno fino a quando i capi di Hamas saranno raggiunti e gli ostaggi recuperati”.

Il Regno Unito “scarica” Israele

Israele che però, a sorpresa, sembra perdere almeno parzialmente il sostegno del governo britannico.

David Cameron, ex primo ministro e ora chiamato da Rishi Sunak come responsabile degli Esteri, rispondendo oggi alle domande della commissione per gli Affari Esteri della Camera dei Comuni ha sottolineato che Israele “potrebbe aver intrapreso azioni tali da violare il diritto internazionale a Gaza”.

Il responsabile del Foreign Office si è detto “preoccupato” per la condotta del conflitto contro Hamas e ha precisato di non avere ricevuto indicazioni esplicite su eventuali violazioni.