Un ragazzo di 24 anni ha detto: “Se mi mettete di nuovo in cella d’isolamento mi impicco”. Lo hanno messo in cella d’isolamento. Si è impiccato. Un ragazzo di 25 anni da 20 mesi è in prigione per una estorsione. Avrebbe forzato la volontà di un automobilista costringendolo a dargli due euro – sì: due – per parcheggiare la macchina. La procura generale ha chiesto ai giudici dell’appello di confermare la condanna e di mantenerlo in cella. Queste due notizie non hanno sconvolto la nostra opinione pubblica. Anche perché ci sono sul tappeto questioni più gravi. Il caso Ferragni, il caso Lollobrigida, i fascisti col braccio teso al quartiere Appio, a Roma. E poi c’è quel deputato dei Fratelli d’Italia che sparacchia alle feste di Capodanno. Mica voglio negare che alcuni dei casi che ho citato meritino approfondimento. Però io trovo che siano di importanza molto inferiore rispetto ai due piccoli episodi che vi ho sintetizzato.
Del ragazzo suicida vi parla Iuri Maria Prado. Penso che sia un fatto gravissimo. La vittima di questo omicidio colposo si chiamava Matteo Concetti ed era un giovane affetto da sindrome depressiva e sindrome bipolare. Per queste ragioni non esisteva nessuna ragione per tenerlo in cella. Mettere in prigione una persona, perdipiù di giovanissima età, con questi disturbi, è pura follia ed è un caso estremo di inciviltà. Era in cella per questioni legate alla droga. E dunque, probabilmente, legate anche alla sua sofferenza psichiatrica. Voi pensate che un paese civile possa chiudere in cella un ragazzo in quelle condizioni? In prigione aveva dato segni di squilibrio, come era inevitabile, e aveva aggredito un agente. Aveva incontrato la madre poco prima di morire e le aveva detto che se lo avessero di nuovo chiuso in isolamento si sarebbe impiccato.
La madre aveva tentato di avvertire le autorità carcerarie ma non le avevano risposto. Io non me la prendo con le singole persone che oggettivamente hanno favorito il suicidio del ragazzo, non mi interessa che siano puniti, anche perché io non penso che punire sia una cosa utile e intelligente. Penso che sia solo una nuova sopraffazione. Me la prendo col sistema. Con l’assenza di leggi che proibiscano severamente di mettere in isolamento i ragazzi con sindrome bipolare. E anche – lo confesso – con l’assenza di leggi che proibiscono il carcere. Intanto penso che sarebbe urgente un decreto da varare tra pochi minuti, per proibire la carcerazione di un ragazzo che ha commesso un’azione illegale del valore di euro 2.
Io penso che tenere in prigione per 20 mesi un ragazzo che ha commesso una illegalità del valore di due euro equivalga, sul piano morale, a un lunghissimo e feroce sequestro di persona. Non credo di essere un estremista. Penso che le cose che ho scritto le possa firmare qualunque liberale sincero. Progressista o conservatore che sia.
P.S. Siccome il ragazzo dei due euro è nigeriano, si chiama Kelvin Egubar, non escludo affatto che nelle decisioni dell’autorità giudiziaria abbia pesato un pregiudizio razzista (Se era svedese magari lo lasciavano ai domiciliari…).