Guerra in Medio Oriente

Il nuovo video di Hamas, morti due dei tre ostaggi israeliani rapiti. La superstite Nora a raccontarne la fine

Ieri la diffusione del primo filmato che ha mostrato tutti e tre i ragazzi. Oggi l'annuncio, da parte del gruppo terrorista palestinese, che ci sarebbero state novità in merito a due dei tre ragazzi. Poi il tragico epilogo e l'ipotesi: deceduti a causa dei raid dell'Idf. Lo Stato Ebraico: "Tortura psicologica"

Esteri - di Redazione Web - 15 Gennaio 2024

CONDIVIDI

Noa Argamani, Yossi Sharabi e Itay Svirsky: chi sono i tre ostaggi israeliani mostrati nel video di Hamas

Noa, Itay e Yossi. Tre storie e tre destini che si sono incrociati: tutti e tre rapiti il 7 ottobre, tutti e tre apparsi in quelle drammatiche immagini di Hamas che ieri li immortalavano vivi lasciando ancora uno spiraglio di speranza. Speranza che si è spenta oggi con un nuovo video che mostrava i due uomini morti e proprio Noa costretta a raccontare la loro fine. Noa ancora una volta simbolo della tragedia. Il suo urlo ‘non uccidetemi‘ aveva gelato il mondo in quelle immagini che la ritraevano su una moto, con i lunghi capelli neri, portata via a forza dai miliziani dal rave di Reemi. Ha solo 26 anni, è una studentessa israelo-cinese del secondo anno alla Ben Gurion University e il suo rapimento ha commosso il mondo anche per le lacrime del papà che proprio da quel video sulla motocicletta ha saputo che la figlia era stata portata a Gaza.

Chi sono gli ostaggi rapiti da Hamas

Strappata dalle braccia del suo fidanzato, anche lui fatto prigioniero in quel pomeriggio di un sabato di festa e musica. Una storia come quella di Itay Svirski, 38 anni, che viveva a Tel Aviv ma era nato e cresciuto a Beeri. Era single ma era conosciuto come lo ‘zio’ per la dolcezza con cui si rivolgeva non solo ai suoi nipoti ma a tutti i figli degli amici. Era tornato nel suo kibbutz a inizio ottobre per festeggiare il Sukkot con la mamma Orit ed il papà Rafi, entrambi assassinati dalla furia di Hamas. Quel sabato, durante l’attacco, i genitori si erano rifugiati nella stanza segreta della casa di famiglia nascondendosi sotto alcune coperte, ma sono stati scovati e freddati insieme ai loro cani, tre golden retriver. Itay inizialmente era stato dato per disperso ma un paio di giorni dopo l’Idf aveva comunicato alla famiglia il rapimento.

Israele-Hamas: ultime notizie

Anche Yossi Sharabi, che aveva 53 anni, era di Beeri. Anche lui rapito in casa sua, insieme al fratello Eli di 51 anni. Erano stati visti l’ultima volta mentre venivano presi da Hamas e caricati su un camioncino, insieme a Ofir Engel, il 18enne di Gerusalemme fidanzato di Yuval, una delle figlie di Yossi (rilasciato poi il 29 novembre da Hamas). Mentre Eli ha perso la moglie e le figlie, uccise dai miliziani, la famiglia di Yossi è riuscita a scappare e la moglie Nira, in questi lunghissimi 100 giorni, aveva fatto diversi appelli per la liberazione del marito. Sempre indossando una maglietta con la foto di Yossi e del cognato: “La vita si è fermata a metà, non so quando torneranno, spero solo che lo facciano“, diceva con gli occhi bassi. Ma la sua speranza si è spenta in quelle immagini del video diffuso da Hamas.

15 Gennaio 2024

Condividi l'articolo