E niente, proprio non riusciamo a farne a meno. Abbiamo il grande bisogno di alimentare quella fame morbosa di conoscenza, quella becera e volgare, che lo stomaco dell’opinione pubblica pretende. Proprio come un tossico desideroso della prossima dose. Peccato che quest’ultimo è una persona che soffre e ha dei problemi, mentre i giornalisti dovrebbero rispettare quella che si chiama deontologia. Regole infrante per cosa? Per rendere noto quale grande mistero? Per quale motivo si sguinzagliano inviati fuori le case o all’esterno dei luoghi di lavoro di comuni cittadini? E per quale ragione i cosiddetti influencer ci bombardano di tweet e post con le loro analisi?
Giovanna Pedretti: chi è la ristoratrice trovata senza vita nel Lodigiano
L’ultimo caso, finito in tragedia, quello della povera Giovanna Pedretti. Neanche la sua morte ha messo fine al circo mediatico che l’ha riguardata. Neanche la possibilità di un gesto estremo ha fermato sciacalli e avvoltoi pronti a post su post per un like in più. Possibile che queste persone non abbiano niente di meglio da fare? Possibile che una recensione di un cliente e la risposta di una ristoratrice, diventino una notizia di peso nazionale? Possibile che un’opinionista tv, presunto chef, perda del tempo ad analizzare la grafica di una recensione Google per poi dichiararla come un falso? Come siamo arrivati a questo punto? È praticamente la fine del giornalismo italiano? Pare di si. Ed è molto triste, considerato che al netto dei fatti e dei liberi pareri di ognuno, Giovanna Pedretti è morta.
Cosa ha fatto Giovanna Pedretti: il caso della recensione alla sua pizzeria
Ma facciamo un passo indietro e proviamo a spiegare cosa è accaduto. Giovanna Pedretti era insieme al marito titolare di una pizzeria nel Lodigiano. Tempo fa, un cliente ha lasciato una recensione al suo locale, affermando di essersi sentito a disagio per aver mangiato vicino a una coppia di gay e a un disabile. La Pedretti ha risposto, e dopo aver ringraziato il cliente, ha difeso diversità e inclusione, per poi invitare lo stesso cliente a desistere di tornare nella sua pizzeria. Questi post sono stati ripresi dai social e dalla stampa e ben presto la Pedretti è diventata un’eroina, baluardo dei diritti.
Giovanna Pedretti: l’opinione di Selvaggia Lucarelli
Un’estasi durata ben poco. Tal Lorenzo Biagiarelli, compagno di Selvaggia Lucarelli, ha passato ai radar la presunta recensione. Poi con un post su Instagram, rilanciato dalla fidanzata, ha stabilito che la recensione era falsa. A dimostrarlo sarebbe stata la grafica di quelle pubblicazioni. Troppo artigianale, troppo imperfetta e per questo costruita (male) ad arte per ottenere pubblicità. In pratica la Pedretti avrebbe realizzato una messa in scena a suon di copia e incolla di screenshot per rendere più popolare la propria attività. Dal post di Biagiarelli, ma in particolare dal repost della Lucarelli, si sarebbe addirittura mosso il Tg3 che ha inviato un giornalista ad intervistare Giovanna Pedretti in quella che resta l’ultima sua apparizione prima del tragico epilogo. Servizio, ovviamente, rilanciato da Biagiarelli con gratitudine: “Un ringraziamento al tg3 e al suo giornalista Jari Pilati, l’unico che ha avuto il coraggio e l’onestà di tornare sui suoi passi e fare notare alla signora tutte queste incongruenze“.
Chi è Lorenzo Biagiarelli, compagno di Selvaggia Lucarelli
E non è finita qui. Ci sono altri casi, episodi del passato recente, dove gogna e sciacallaggio sono stati protagonisti. Vicende anche queste finite in modo drammatico. E che, guarda caso, hanno avuto come ‘guest star’ ancora un volta la Lucarelli e Le Iene. Selvaggia e gli inviati in ‘abito nero’, infatti, si sono scambiati attacchi e accuse, mettendosi alla gogna a vicenda. Ricordiamo i fatti più clamorosi. Siamo nel 2018, la cronaca è stata sconvolta dalla vicenda del 14enne Igor Maj. Il ragazzino si tolse la vita a causa della Blackout Challenge, una sfida online finita male. La Lucarelli, all’interno di un lungo post, aveva messo sul banco degli imputati i genitori della vittima, colpevoli di aver reso una ricostruzione dei fatti poco veritiera con l’obiettivo di nascondere la verità: e cioè che il figlio si era suicidato.
Selvaggia Lucarelli e Le Iene
I genitori del giovane, tramite i microfoni de Le Iene, risposero all’opinionista chiedendole il motivo di questo suo affondo: perché entrare in quel modo nella sfera privata delle persone? Perché violare l’intimità di una famiglia già devastata dal dolore? Lei rispose per le rime, parlando di “vendetta” organizzata dalla trasmissione targata Mediaset che aveva raggiunto, “il punto più basso del giornalismo“. Per l’episodio la Lucarelli e suo figlio ricevettero insulti e minacce online.
Selvaggia Lucarelli e Le Iene: i precedenti
Facciamo un salto al 2021, secondo capitolo della faida. Addirittura, in questo caso, la cronaca si è arricchita con due tragedie, due suicidi. Prima quello del giovane Daniele, vittima di catfish, e poi quello di Roberto Zaccaria che della storia era stato il carnefice. La sintesi dei fatti: Zaccaria si era finto Irene, un profilo femminile fake con il quale aveva instaurato una storia virtuale con Daniele. Quest’ultimo, dopo un anno di corrispondenza, si era innamorato della donna. Una volta emersa la verità si è tolto la vita. Le Iene si sono quindi recate nella località teatro della vicenda, Forlimpopoli. Lì, la iena Matteo Viviani è diventato ulteriormente noto per una scena che lo ha visto immortalato: tallonare Zaccaria mentre quest’ultimo trasportava, verso casa, la carrozzina con a bordo la madre disabile. Dopo una manciata di giorni Zaccaria, presumibilmente non reggendo alla gogna scatenatagli contro da quel servizio televisivo, si è tolto la vita.
Giovanna Pedretti: gogna e sciacallaggio
Lucarelli, in quel caso, si scagliò giustamente contro Le Iene, definendolo un, “programma pericoloso“, accusandone il “metodo agghiacciante“, figlio di un giornalismo tutto “manganelli” e “ghigliottina“. Parlando di Viviani, la Lucarelli lo descrisse come un, “giudice – poliziotto“, chiedendosi chi sarà “la prossima vittima“. Nella sua invettiva la Lucarelli ricordò anche un altro caso di suicidio nel quale era coinvolto sempre Viviani. Ad arricchire la sceneggiatura della storia, ci ha pensato un litigio tra la nostra opinionista e la moglie di Viviani ed ex show girl (oggi pittrice), Ludmilla Radchenko.
Giovanna Pedretti e gli haters
E veniamo all’ultimo caso, quello più recente e che ha riguardato la sola Lucarelli. Il 20enne Matteo Mariotti ha perso una gamba mentre era in Australia a causa dell’attacco di uno squalo. I suoi amici hanno organizzato una raccolta fondi online per aiutarlo con le cure. La Lucarelli è intervenuta sostenendo la tesi, che tale raccolta in realtà non sarebbe stata avviata per tale scopo. Il motivo? Nel paese dei canguri la sanità è pagata dalle coperture assicurative, in Italia è pubblica. I due si sono scambiati anche delle accuse reciproche, sempre a mezzo stampa e a mezzo social. Eppure, nonostante il dramma di un giovane la cui vita è radicalmente cambiata, la crociata della Lucarelli contro il falso in generale non ha subito battute d’arresto. Fino al presunto finto post di Giovanna Pedretti. Cara Selvaggia, con tutto il rispetto nei tuoi confronti, ma lo sciacallaggio da combattere è solo quello degli altri?