L’omicidio al Serpentone
Altro morto ammazzato a Roma: Cristiano Molè ucciso nell’agguato a Corviale, ferito un amico
Il 33enne ucciso da una pioggia di colpi d'arma da fuoco. Chi indaga non esclude la pista del regolamento di conti legato allo spaccio. È caccia a un'utilitaria bianca. Secondo omicidio in pochi giorni a Roma dopo quello del 14enne Alexandru Ivan
Cronaca - di Redazione Web
Secondo quanto ricostruito e riportato dal GR1 della Rai, Cristiano Molè aveva confidato ad alcuni amici di avere la sensazione di essere da tempo seguito. È stato ucciso ieri sera in un vero e proprio agguato, una gragnuola di colpi d’arma da fuoco, a Corviale a Roma. Aveva 33 anni, per lui non c’è stato niente da fare, è morto sul colpo. Ferito un amico della vittima, raggiunto di striscio da alcuni colpi. È ricoverato al San Camillo. Sull’omicidio indagano i carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Potrebbe trattarsi di un regolamento di conti, forse legato allo spaccio di droga, ma la dinamica è ancora tutta da ricostruire.
L’agguato nel parcheggio del Serpentone a Corviale, intorno alle 19:30. Una sorta di esecuzione. Molè era noto alle forze dell’ordine. Una lunga lista di precedenti, secondo chi indaga sarebbe stato vicino alla cosca calabrese di Gioia Tauro, alleata a quella dei Piromalli. Condannato per droga, aveva saldato il suo conto con la giustizia. Le sue pagine social erano piene delle foto dei suoi due bambini. Stava scendendo dall’automobile, dal lato passeggero, che aveva parcheggiato nei pressi della sua abitazione. È stato crivellato di colpi, almeno 11, alcuni dei quali lo avrebbero raggiunto al torace lasciandogli soltanto pochi altri momenti di vita.
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L’amico ferito, un 30enne, è stato colpito a una gamba, secondo il Corriere della Sera Roma sarebbe già stato sentito dai carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci che indagano insieme con la compagnia Eur. Sul posto sono intervenuti anche i magistrati dell’Antimafia e i vertici del Ros. Al vaglio degli inquirenti i filmati delle telecamere di sicurezza che si trovano nel terzo lotto di Corviale e lungo il percorso che l’utilitaria da cui sono stati esplosi i colpi avrebbe potuto percorrere. Accertamenti in corso anche sulle utenze telefoniche e sulle celle presenti nel quartiere.
La vittima era già scampata a un’imboscata nel 2014, quando era stata gambizzata a Bravetta. Non è chiaro se i due bersagli dell’agguato fossero in compagnia di altre persone e se avessero un appuntamento con qualcuno. Molè e l’amico sono stati soccorsi da alcuni residenti del lotto. Sul posto anche la compagna della vittima, che stava raggiungendo il 33enne nel parcheggio, ha visto morire il compagno. Adesso è scattata la caccia a una piccola utilitaria bianca, forse una Panda, vista allontanarsi rapidamente dal luogo del delitto, dalla quale sarebbero stati esplosi i colpi.
L’associazione sindacale dei carabinieri Unarma, che ha comunicato l’agguato, ha espresso “profonda preoccupazione e sdegno per l’ennesimo atto di violenza. La solidarietà della comunità è essenziale in momenti come questo, insieme possiamo combattere la violenza e perseguire la giustizia. Panico nei residenti dell’XI Municipio, il timore è che si possa tornare alle violenze di qualche decennio fa. Quello di Molè è il secondo morto ammazzato in pochi giorni a Roma, dopo l’omicidio del 14enne Alexandru Ivan a Montecompatri, alle porte della Capitale, in un caso dai contorni ancora oscuri e da ricostruire.