Gli accertamenti
Come è morta Giovanna Pedretti, l’autopsia: “Ha perso la vita per annegamento”
L'esame autoptico è stato eseguito oggi. La donna è stata trovata senza vita domenica scorsa: era finita al centro di una gogna mediatica a causa di una recensione ritenuta falsa
Cronaca - di Redazione Web
È stata fatta oggi all’istituto di Medicina legale di Pavia l’autopsia di Giovanna Pedretti. Quest’ultima abitava a di Sant’Angelo lodigiano, cittadina nella quale aveva una pizzeria. La ristoratrice è stata trovata morta nel Lambro domenica scorsa. La vittima è stata al centro di furiose polemiche per una recensione che lamentava la presenza di gay e disabili nel suo locale considerata falsa. L’ispezione cadaverica pre-autopsia ha evidenziato la presenza di ferite non solo ai polsi e a un braccio, ma anche a una gamba e al collo.
Giovanna Pedretti: come è morta la ristoratrice
Era rimasta da stabilire la causa esatta del decesso: se dovuta alle ferite, ad annegamento o a assideramento a causa delle acque gelide. A chiarirlo sono state le prime risultanze dell’autopsia, effettuata sul cadavere della Pedretti. Il quadro risultato dall’esame autoptico è compatibile con l’annegamento e le ferite da arma da taglio riscontrate su polsi, un braccio, una gamba e il collo sono ritenute superficiali. L’autopsia è stata eseguita da dottor Giacomo Belli del Dipartimento di Medicina legale di Pavia.
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Giovanna Pedretti: chi è la ristoratrice trovata senza vita
Giovanna Pedretti aveva un marito che lavorava con lei nel locale e una figlia. Quest’ultima si è scagliata in questi giorni contro coloro che sono stati protagonisti del linciaggio social nei confronti della madre. Tutto ha avuto inizio da un post pubblicato dal cuoco Lorenzo Biagiarelli e rilanciato dalla compagna, la blogger Selvaggia Lucarelli. Questa triste vicenda ha avuto anche un’altra scena iconica: un inviato del Tg3 che si è recato nella pizzeria della donna per incalzarla sull’argomento.