L'escalation della guerra

Israele e la strage di militari: 24 soldati morti uccisi da un razzo a Gaza

La perdita più pesante dal 27 ottobre, 21 erano riservisti. Netanyahu: “Combatteremo fino alla vittoria totale”. L’esercito accerchia Khan Yunis. Inchiesta del Nyt: “Detenuti palestinesi spogliati e picchiati. Trattamento disumano”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli - 24 Gennaio 2024

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Israele e la strage di militari: 24 soldati morti uccisi da un razzo a Gaza

La disfatta di Khan Yunis

Israele ha annunciato di aver perso 24 soldati a Gaza lunedì, la perdita militare più pesante in un giorno dall’inizio dell’offensiva di terra nel territorio palestinese. 21 di loro, secondo il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari, erano “riservisti”.

I riservisti sono stati tutti uccisi dall’esplosione di un “RPG” (razzo a spalla) che ha preso di mira un carro armato e un edificio minato dall’esercito per la sua demolizione, nel Sud della Striscia di Gaza, ha spiegato. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato l’apertura di un’indagine su quello che ha definito un “disastro”. Lunedì è stata superata la soglia simbolica dei 200 soldati israeliani uccisi dall’inizio dell’offensiva di terra a Gaza.

Hamas rivendica l’attacco che ha ucciso 21 soldati israeliani

Le Brigate Al Qassam, ala militare di Hamas, ha rivendicato l’attacco di lunedì che ha portato alla morte di 21 soldati israeliani. Su Telegram hanno spiegato di aver «preso di mira una casa in cui era asserragliata una forza ingegneristica sionista» con un razzo anticarro che ha «portato all’esplosione delle munizioni e delle attrezzature tecniche» e che ha fatto «saltare completamente in aria la casa». Le Brigate hanno poi aggiunto che la loro squadra «è tornata indietro sana e salva».

Netanyahu: “Il giorno duro ma non fermeremo la guerra”

«Abbiamo vissuto uno dei giorni più pesanti dall’inizio del conflitto’, ma non per questo ‘Israele smetterà di combattere fino alla vittoria totale». Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu riferendosi all’esplosione che ha causato la morte di 21 soldati ad Almaazi, nel centro della Striscia di Gaza. «Sono cosciente che la vita delle famiglie degli eroici soldati caduti – ha aggiunto – cambierà per sempre. Io provo dolore per queste perdite e abbraccio i parenti dei nostri militari». Il premier ha confermato che sulla vicenda è stata aperta una indagine da parte dell’esercito.

L’esercito israeliano annuncia l’accerchiamento totale di Khan Yunis

Le forze israeliane di terra hanno completato l’accerchiamento di Khan Yunis, la principale città nel settore meridionale della striscia di Gaza, ed hanno rafforzato la propria presenza al suo interno. Lo ha reso noto il portavoce militare.

All’operazione, ha aggiunto, hanno partecipato unità di paracadutisti, della brigata Givati e mezzi blindati, assistiti da unità di commando. Quell’area – ha aggiunto il portavoce -è ritenuta una roccaforte della “Brigata Khan Yunis” di Hamas. Nel corso delle operazioni, ha aggiunto il portavoce, «abbiamo eliminato decine di terroristi e preso possesso di magazzini di armi».

Ap, Hamas respinge proposta Israele per tregua di due mesi

Hamas ha rifiutato la proposta israeliana per un cessate il fuoco di due mesi in cambio del rilascio degli ostaggi. Lo riferisce un alto funzionario egiziano, in condizioni di anonimato, all’Associated press.

Secondo la fonte, Hamas ha rifiutato insistendo sul fatto che non saranno liberati altri ostaggi finché Israele non cesserà la sua offensiva e si ritirerà dalla Striscia. La proposta prevedeva inoltre la liberazione di detenuti palestinesi dalle carceri di Israele e l’autorizzazione per i leader di Hamas a Gaza di trasferirsi in altri Paesi.

Spogliati, picchiati o scomparsi: un’inchiesta del NYT

L’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha affermato che la detenzione e il trattamento dei detenuti da parte di Israele potrebbero equivalere a torture. Ha stimato che migliaia di persone erano state detenute e trattenute in condizioni “orribili”. Alcuni sono stati liberati indossando solo pannolini. E’ ciò che emerge da una inchiesta del New York Times.

I detenuti palestinesi di Gaza sono stati spogliati, picchiati, interrogati e tenuti in isolamento negli ultimi tre mesi, secondo i resoconti di quasi una dozzina di detenuti o dei loro parenti intervistati dal NYT.

“Dall’inizio dei bombardamenti israeliani e dell’invasione di terra a Gaza, l’esercito israeliano ha arrestato centinaia di palestinesi in modo barbaro e senza precedenti e ha pubblicato immagini e video che mostrano il trattamento disumano dei detenuti”, ha documentato un recente rapporto di diversi gruppi per i diritti umani, tra cui la Commissione dei prigionieri palestinesi e Addameer. “Finora, Israele ha nascosto il destino dei detenuti di Gaza, non ha rivelato il loro numero e ha impedito agli avvocati e alla Croce Rossa di visitare i detenuti”, ha aggiunto il rapporto.

Unicef: «A Gaza più di 1000 bambini mutilati»

«A Gaza, secondo le notizie che ci arrivano, più di 1.000 bambini hanno subito la perdita di un arto a causa dei bombardamenti, cambiando profondamente la loro vita». Lo scrive Unicef Palestina su X.

I dati del ministero sanità Gaza: 25.490 palestinesi uccisi nella Striscia da inizio guerra

25.490 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che gli attacchi dell’esercito israeliani hanno causato anche 63.354 feriti. Gli ultimi raid dell’Idf, aggiunge il ministero di Gaza, hanno ucciso almeno 195 palestinesi e ne hanno feriti 354. Altre possibili vittime potrebbero trovarsi sotto le macerie degli edifici distrutti dai bombardamenti.

Ex premier Barak a Netanyahu: “In nome di Dio, vattene”

Israele ha bisogno di elezioni immediate per evitare di “affondare nel fango di Gaza per gli anni a venire”. Ad affermarlo è l’ex primo ministro israeliano Ehud Barak che implora l’attuale primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di lasciare il suo incarico: “In nome di Dio, vattene”, dice Barak.

“Israele non può annunciare la vittoria senza distruggere le capacità militari e di governo di Hamas. Ma per vincere, Hamas deve solo sopravvivere. E anche se Israele uccide il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar, sopravviverà comunque”, spiega Barak. “L’unico modo per uscire dal conflitto è quello di indire subito le elezioni”, aggiunge.

L’ex primo ministro, che in precedenza è stato anche ministro della Difesa e capo di stato maggiore dell’Idf, afferma che c’è “un vuoto di leadership” in Israele, incolpando Netanyahu di aver respinto la “richiesta esplicita proveniente dal gabinetto interno” di discutere e considerare i piani postbellici a Gaza. “Se Bibi continua a rifiutare un piano di uscita ci ritroveremo a sprofondare nel fango di Gaza per gli anni a venire”, dice.

24 Gennaio 2024

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