Musa di Fellini
È morta Sandra Milo, l’attrice scomparsa a 90 anni: è stata una icona del cinema italiano
Cinema - di Redazione
Sandra Milo, la “musa” di Federico Fedellini, è morta oggi all’età di 90 anni. L’attrice, tra le più iconiche e popolari del cinema italiano, è si spenta nella sua abitazione tra l’affetto dei suoi cari, come aveva richiesto: a renderlo noto è stata la sua famiglia.
Pseudonimo di Salvatrice Elena Greco, Sandra Milo è stata una delle grandi protagoniste del cinema italiano degli anni Sessanta: suoi alcuni ruoli iconici in film come Il generale Della Rovere, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, Giulietta degli spiriti e soprattutto 8 ½, film del 1964 di Federico Fellini premiato con l’Oscar.
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Nata a Tunisi da padre siciliano e madre toscana, Milo esordì al cinema accanto ad Alberto Sordi in Lo scapolo (1955) di Antonio Pietrangeli, ma il primo ruolo importante lo ebbe nel 1959 in Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini: a volerla nel film, in cui interpretava il ruolo di una prostituta al fianco di Vittorio De Sica, fu il produttore greco Moris Ergas, che poi la sposò.
Sempre diretta da Pietrangeli fu protagonista in Adua e le compagne e Fantasmi a Roma. La svolta definitiva alla sua carriera arriverà incontrando Federico Fellini, che contribuirà alla sua maturazione artistica e con il quale cominciò anche una relazione clandestina durata 17 anni. La collaborazione con Fellini arriva dopo il punto più basso raggiunto dall’attrice, a seguito del flop del film Vanina Vanini, tratto dall’omonimo racconto di Stendhal e firmato da Roberto Rossellini: la stroncatura al Festival di Venezia del 1961 le costerà l’indelebile soprannome di “Canina Canini“, come la definì Enrico Lucherini.
“Sandrocchia”, così veniva affettuosamente soprannominata dal regista, fu diretta da Fellini in due sue capolavori: 8 ½ nel 1963 e Giulietta degli spiriti due anni dopo. In particolare 8 ½ le fa ottenere il suo primo Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista.
Milo resta accanto al regista per 17 anni in cui Giulietta Masina, moglie di Fellini, era a conoscenza della relazione extraconiugale del marito e si era ritrovata persino a recitare con la Milo ne Giulietta degli Spiriti, vincendo il suo secondo Nastro d’Argento.
Chiuso il burrascoso matrimonio con Ergas, dal quale nascerà Deborah, attualmente giornalista televisiva, troverà un nuovo amore con Ottavio De Lollis, che la renderà madre di Ciro e Azzurra. Spinta dall’amicizia con Bettino Craxi, di cui fu amante, si improvvisò conduttrice televisiva su Rai Due con il programma Piccoli fans. programma per bambini che la riporterà nuovamente in auge. Le ultime esperienze, sempre in tv, sono state il docu-reality Quelle brave ragazze, con Mara Maionchi ed Orietta Berti e poi la partecipazione alla serie comedy di Prime Video Gigolò per caso. Nel 2021 è stata anche premiata con un David di Donatello alla carriera.
Una vicenda televisiva la vide protagonista facendola restare per sempre, purtroppo, nella storia del “tubo catodico”. L’8 gennaio 1990, durante la trasmissione pomeridiana L’amore è una cosa meravigliosa che condusse su Rai 2 nella stagione 1989-1990, fu oggetto di un tremendo scherzo telefonico.
Una telefonata anonima di una voce femminile in diretta informò la presentatrice che suo figlio Ciro era ricoverato in ospedale in gravi condizioni in seguito a un incidente stradale. Milo non riuscì a trattenere le lacrime e scappò disperata dallo studio. Si trattava di una notizia falsa: l’autrice della telefonata non fu mai individuata, si presentò alle centraliniste con il nome di Maria Ramondio, che si rivelò una falsa identità. Quel filmato fu rilanciato da trasmissioni come Blob, Striscia la notizia e Target, rendendole tanto popolari da essere citata nella canzone La strana famiglia di Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci.