Una svolta storica
Cos’è Neuralink, come funziona l’impianto installato per la prima volta su un essere umano: cosa fa il chip di Musk
L’annuncio è di quelli che possono fare la storia. Elon Musk ha comunicato che Neuralink, la sua azienda lanciata nel 2016 con l’obiettivo di sviluppare nuove interfacce neurali, ha installato per la prima volta un dispositivo in un essere umano.
L’imprenditore, l’uomo col patrimonio più grande al mondo grazie a Tesla e SpaceX, non ha però fornito particolari informazioni: si è limitato a comunicare via X (l’ex Twitter che ha acquistato nell’ottobre 2022) che l’operazione è stata eseguita domenica e che il paziente si sta riprendendo con risultati iniziali promettenti.
“Il primo essere umano ha ricevuto ieri un impianto da Neuralink e si sta riprendendo bene – ha scritto su X l’imprenditore – I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi neuronali”.
The first human received an implant from @Neuralink yesterday and is recovering well.
Initial results show promising neuron spike detection.
— Elon Musk (@elonmusk) January 29, 2024
Cos’è Neuralink
Neuralink è una delle tante aziende-creature lanciata da Musk negli ultimi anni. La società con sede a Fremont, in California, e che si occupa di ricerca e sviluppo di impianti cerebrali da collegare a un computer, ha come obiettivo quello di sviluppare interfacce neurali.
Si tratta, in sintesi, di creare sistemi che possano mettere in comunicazione diretta il cervello con un dispositivo esterno, come un computer, o per meglio dire un chip. Forte del “nome” di Musk, Neuralink ha raccolto poco più di 320 milioni di dollari di finanziamenti da investitori in due tranche, ad agosto e novembre 2023.
Cosa fa l’impianto installato
Fino a domenica i test effettuati da Neuralink avevano coinvolto solo soggetti animali, con la sperimentazione effettuata su maiali e scimmie: alcune sarebbero riuscite a videogiocare a Pong senza controller o tastiera. Alcune inchieste giornalistiche avevano anche fatto emerge notizie su decessi di scimmie durante i test di laboratorio. La svolta per l’aziende di Musk è arrivata lo scorso maggio quando la FDA, la Food and Drug Administration statunitense, ha dato il suo via libera per i test su soggetti umani.
Gli obiettivi di Neuralink, che non è comunque prima società a praticare impianti cerebrali (a settembre gli olandesi di Onward aveva annunciato di avere testato l’accoppiamento di un impianto cerebrale con un altro che stimola il midollo spinale), sono diversi: da una parte impiantare chip che consentano ai pazienti con paralisi e altre malattie debilitanti di recuperare le loro funzionalità, tornando per esempio a muovere gli arti.
Ma Musk guarda anche ad obiettivi ancora più ambiziosi, come quello di impiantare chip che un giorno possano potenziare le capacità del cervello umano, qualcosa che ad oggi si vede solo nei film di fantascienza.