Ilaria Salis, ieri, col suo comportamento nell’aula del tribunale, ha fatto onore al nostro paese (alla nazione direbbero quelli di destra). Lasciatemelo scrivere: si è comportata da patriota. Lei non crede al valore della patria e io nemmeno. La destra al governo però ci inonda con questo termine retorico.
E allora diciamo che ieri la patriota era Ilaria e chi invece ha “infangato il tricolore”, col suo silenzio, è stato l’onorevole Nordio Carlo. Silenzio agghiacciante. Ilaria Salis è una maestra di 39 anni, credo anarchica, comunque antifascista, che in febbraio ha partecipato alla contestazione della giornata dell’onore che si svolge in Ungheria per celebrare le Esse-esse naziste. Altro che Acca Larentia.
Un paio di nazisti sono stati picchiati (cinque giorni di prognosi), lei è accusata di essere una dei responsabili, arrestata, messa in cella di isolamento, nuda, nel vecchio carcere della Gestapo di Budapest, ed è lì in una cella fetida, infestata dai topi, dalle cimici, cibo scarso e niente acqua calda da 11 mesi. Gli ungheresi le hanno proposto di confessare e di accettare 11 anni di carcere. I suoi avvocati chiedono che sia trasferita in Italia. Il padre sta facendo quel che può.
Nordio ha detto che dopo il caso Baraldini è bene che il governo taccia. Mi ricordo cosa successe quando due marinai italiani furono arrestati in India, accusati di aver sparato e ucciso alcuni pescatori indiani. Si mobilitarono ambasciatori, ministri, magistrati. Per Ilaria niente.
Lei si è presentata in aula ammanettata, con le catene ai piedi e tenuta al guinzaglio. Ha sorriso, ha riso, ha messo alla berlina i suoi torturatori. Nordio si vergognerà? Per ora Ilaria resta dentro. Fino a maggio di sicuro. Molto, molto meglio gli anarchici che certe faccetoste di Roma.