La guerra in Medio Oriente

Tregua a Gaza: le trattative mediate dal Qatar per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi israeliani

La bozza discussa a Parigi con CIA, Mossad ed Egitto. Hamas vuole il cessate il fuoco permanente. Netanyahu: "Condizioni inaccettabili, continueremo fino alla vittoria totale"

Esteri - di Redazione Web - 30 Gennaio 2024

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An Israeli soldier takes up position on the border with the Gaza Strip in southern Israel, Monday, Jan. 29, 2024. (AP Photo/Tsafrir Abayov)
An Israeli soldier takes up position on the border with the Gaza Strip in southern Israel, Monday, Jan. 29, 2024. (AP Photo/Tsafrir Abayov)

A mediare per una possibile tregua e un nuovo rilascio di ostaggi tra Israele e Hamas è il Qatar – lo stesso emirato che ospita diversi vertici politici dell’organizzazione islamista radicale. Sono ancora un centinaio circa gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza, prelevati negli attacchi nel Sud di Israele dello scorso 7 ottobre che hanno scatenato la nuova guerra in Medio Oriente. Secondo l’organizzazione la reazione israeliana, via aria e via terra, ha provocato la morte di 26mila palestinesi. Dati di parte, al momento impossibili da verificare, certo è che nella Striscia è in atto un massacro che non risparmia civili, tra cui donne e bambini.

La possibile intesa è stata definita a Parigi in un vertice con il capo della CIA William Burns, il direttore del Mossad israeliano David Barnea e i servizi segreti egiziani con Abbas Kamel. “Abbiamo ottenuto progressi notevoli in questo fine settimane”, ha dichiarato lo sceicco qatariota Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani. “Hamas chiede un cessate il fuoco permanente e la proposta attuale potrebbe portare allo stop definitivo ai combattimenti”.

Cosa prevede la bozza dell’accordo

I negoziati hanno trovato un compromesso in due fasi. La prima: una tregua di 30 giorni, pausa dall’offensiva israeliana a Gaza, in cambio la liberazione di una quarantina di ostaggi israeliani. Prima verrebbero liberate le donne, i bambini e gli ammalati. La seconda: una nuova tregua di un mese sulla base della prima, durante la quale si passerebbe a parlare di soldati e della restituzione dei cadaveri. La delegazione israeliana avrebbe dato un via libera di massima secondo la stampa israeliana. Molto più dure le reazioni del gabinetto del premier. Oggi la bozza sarà discussa dal gabinetto di guerra.

Le reazioni di Netanyahu e di Hamas

Già durissime le parole di Benjamin Netanyahu, il premier dello Stato Ebraico che la settimana scorsa si era espresso in termini durissimi sul dossier ostaggi scatenando le proteste dei familiari che si erano accampati sotto la sua residenza a Gerusalemme e che avevano fatto irruzione alla Knesset. “La bozza include condizioni che non sono accettabili, continueremo fino alla vittoria totale”. Le reazioni alla bozza di accordo sono tiepide anche da parte di Hamas. A Gaza si continua a combattere come se non ci fosse alcuna negoziazione in corso.

30 Gennaio 2024

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