Guerra in Medio Oriente

Missili sullo Yemen: USA e Regno Unito attaccano i ribelli Houthi, alta tensione con l’Iran e sul Mar Rosso

Gli attacchi contro i ribelli sciiti che colpiscono da mesi le navi commerciali sul Mar Rosso. "Per la libertà di navigazione". Teheran: "Minaccia a pace e sicurezza internazionale"

Esteri - di Redazione Web - 4 Febbraio 2024

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Houthi supporters attend a rally in support of the Palestinians in the Gaza Strip and against the U.S.-led airstrikes on Yemen, in Sanaa, Yemen, Friday, Jan. 26, 2024. (AP Photo/Osamah Abdulrahman)
Houthi supporters attend a rally in support of the Palestinians in the Gaza Strip and against the U.S.-led airstrikes on Yemen, in Sanaa, Yemen, Friday, Jan. 26, 2024. (AP Photo/Osamah Abdulrahman)

Ancora alta tensione in Medio Oriente: il giorno dopo la risposta americana in Iraq e Siria all’attacco alla base statunitense in Giordania – 3 soldati morti, i primi dopo l’esplosione della guerra tra Hamas e Israele a inizio ottobre – Stati Uniti e Regno Unito hanno attaccato gli Houthi. Bersagliate le aree dello Yemen controllate dai ribelli sciiti nel nord ovest. Un attacco congiunto di cui il Comando Centrale (Centcom) di Washington ha reso conto in un post sul social X. L’Iran, alleato del gruppo armato sciita, ha condannato gli attacchi. Gli Houthi hanno promesso ritorsioni.

“Il 4 febbraio, intorno alle 4 del mattino (ora di Sanaa, erano le 2:00 in Italia, ndr), le forze del Comando centrale degli Stati Uniti hanno condotto un attacco per legittima difesa contro un missile da crociera antinave Houthi pronto a essere lanciato contro le navi nel Mar Rosso“, si legge nella nota. “Le forze statunitensi hanno identificato il missile da crociera nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentava una minaccia imminente per le navi della Marina americana e le navi mercantili nella regione. L’azione “proteggerà la libertà di navigazione e renderà le acque internazionali più sicure per le navi della marina americana e le navi mercantili”.

Gli attacchi di USA e UK ai ribelli Houthi

Centcom aveva già fatto sapere, sempre su X, di avere colpito sei missili antinave lanciati dai ribelli Houthi al largo dello Yemen. L’operazione di oggi è stata sostenuta da Australia, Bahrein, Danimarca, Canada, Paesi Bassi e Nuova Zelanda. La seconda più vasta dopo quella dello scorso 11 gennaio quando vennero colpiti 60 obiettivi in 16 diverse località in Yemen. Gli attacchi aerei avrebbero colpito 36 obiettivi in Yemen: depositi di armi e munizioni e sistemi radar, missilistici e di difesa aerea. Il ministro della Difesa britannico Grant Shapps ha assicurato che le operazioni “non sono un’escalation. Gli attacchi puntano a indebolire gli Houthi, al momento senza sostanziale successo.

L’alta tensione nel Mar Rosso

Gli attacchi sono una risposta a quelli che gli Houthi hanno cominciato a condurre sulle navi commerciali che transitano nel Mar Rosso: una ritorsione rivendicata dai ribelli per vendicare l’operazione militare via terra e via aria che Israele sta conducendo sulla Striscia di Gaza, in risposta agli attacchi di Hamas nel sud dello Stato Ebraico lo scorso 7 ottobre. A Gaza secondo Hamas sarebbero morte oltre 27mila persone a causa dell’invasione israeliana. I ribelli, secondo una stima riportata da BBC News hanno colpito tra fine novembre e inizio febbraio almeno 28 navi, di cui sette collegate in qualche maniera a Israele. Una situazione che sta creando grandi problemi e disagi ai commerci internazionali. Nonostante le operazioni occidentali, i ribelli non hanno smesso di portare attacchi sul Mar Rosso: hanno assicurato che continueranno fino a quando non sarà raggiunto un cessate il fuoco nella Striscia.

La condanna dell’Iran

“Le mosse militari degli Stati Uniti e del Regno Unito alimentano il caos, l’insicurezza e l’instabilità nella regione”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran Nasser Kanani. “Gli attacchi aerei degli Usa e del Regno Unito rappresentano una ripetuta violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dello Yemen e sono contro il diritto internazionale. La continuazione di tali mosse arbitrarie è un chiaro avventurismo e una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. La misura di questi paesi si basa sulla loro politica sbagliata che prevede l’uso del militarismo per raggiungere i loro obiettivi illegittimi nella regione, ed è in contraddizione con le loro ripetute affermazioni di essere preoccupati per l’espansione della guerra a Gaza”, ha aggiunto il portavoce citato dall’agenzia di stampa Irna.

4 Febbraio 2024

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