Recordman di vendite

Tedua chi è: il rapper sulla nave Costa Smeralda a Sanremo, cosa significa il nome e il successo con “La Divina Commedia”

Il cantante ospite della prima e dell'ultima serata del Festival di Sanremo 2024. Il suo ultimo album, "La Divina Commedia", è stato il terzo più venduto nel 2023

Spettacoli - di Redazione Web - 6 Febbraio 2024

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FOTO DA YOUTUBE
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A bordo della nave Costa Smeralda, durante la prima e l’ultima serata del Festival di Sanremo 2024, ci sarà il rapper Tedua. Un momento di conferma e consacrazione dopo un anno di grande successo: il suo album La Divina Commedia è stato il terzo album più venduto nel 2023. Un disco che lo ha confermato come il talento annunciato dai precedenti lavori e consacrato come uno dei rapper più interessanti sia per il pubblico che per la critica. L’ospitata al Festival della canzone italiana potrebbe portarlo a un pubblico ancora più ampio.

Tedua è il nome d’arte di Mario Molinari, classe 1994, originario di Cogoleto, Genova. A soli 11 anni ha cominciato a partecipare alle prime jam di quartiere. All’inizio si faceva chiamare Incubo e Duate. Tedua vuol dire “ti amo”, in albanese. Si era fatto notare come membro di spicco della crew Wild Bandana, per il suo flow tutto particolare. Il suo primo mixtape nel 2015, Aspettando Orange County. A dargli il primo assaggio di notorietà il singolo Lingerie con Sfera Ebbasta.

Il primo album ufficiale, per Universal Music Italia, Orange County California nel 2016. Ha collaborato con Izi, Dargen D’Amico, Chris Nolan per i video. Con Rkomi, altro rapper di grande successo, recordman di vendite e in gara a Sanremo due anni fa, ha vissuto insieme, condiviso un appartamento a Milano. Il secondo album è stato pubblicato nel 2018, Mowgli.

Il successo di “La Divina Commedia” di Tedua

La Divina Commedia era per molti l’album più atteso dell’hip-hop italiano negli ultimi anni, preceduto tre anni prima da Vita vera mixtape: aspettando la Divina Commedia. 16 brani, un salto di qualità nel flow e nella scrittura, soluzioni pop e melodiche, flusso di coscienza e auto-analisi. Un disco premiato dalle vendite, dal pubblico e dalla critica. Diviso in due parti: Inferno e Purgatorio. Dovrebbe essere seguito da Paradiso.

“C’è tanta autocritica e tanto esame di coscienza perché è quello che il Purgatorio richiede. Quindi nel disco non c’è ancora quel senso di appagamento e soddisfazione. Però, parlo delle mie fisime mentali per tutto ciò che riguarda il classismo sociale. È più un flusso di coscienza sul fatto che aver fatto lo scatto di classe, mi ha aperto a delle esperienze che mi hanno fatto fare dei ragionamenti”, ha dichiarato in un’intervista a GQ.

La cover dell’album è stata disegnata dal fotografo David LaChapelle, per il quale il rapper è stato protagonista della sua mostra sulla via Crucis. Tedua lo scorso novembre ha riempito il Forum di Assago. È stato tra i protagonisti del documentario La nuova scuola genovese di Claudio Cabona, per la regia di Yuri Dellacasa e Paolo Fossati, ed è comparso come attore nel film L’ombra di Caravaggio di Michele Placido.

6 Febbraio 2024

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