Ferri corti con la Meloni
Perché Amadeus e Marco Mengoni hanno intonato Bella ciao
Amadeus si è schierato con la protesta degli agricoltori, e addirittura li ha invitati sul palco. Alla destra questa cosa non piace. In un primo momento la destra aveva approvato la protesta sui trattori, ma a un certo punto ha capito che gli stava sfuggendo di mano. E si è irrigidita.
Spettacoli - di Redazione Web
Ieri i giornali della destra hanno sparato a palle incatenate contro Amadeus. “Libero”, addirittura, lo ha invitato ad andare a zappare. Erano furiosi per via della storia dei trattori. Amadeus si è schierato nei giorni scorsi con la protesta degli agricoltori, e addirittura li ha invitati sul palco.
Alla destra questa cosa non piace. In un primo momento la destra aveva approvato la protesta sui trattori, ma a un certo punto ha capito che gli stava sfuggendo di mano, che era poco addomesticabile. E si è irrigidita.
Amadeus però, a quanto pare, non si è lasciato intimidire dai giornali. Ieri, durante la conferenza stampa che ha preceduto l’avvio del festival della canzone, Enrico Lucci (giornalista di “Striscia la notizia”) gli ha chiesto se si considera antifascista. Amadeus non ha avuto dubbi: sì.
E Marco Mengoni, vincitore dell’ultimo festival, che era vicino a lui, lo ha seguito nella dichiarazione. Antifascista anch’io. Voi sapete che la dichiarazione di antifascismo, sin qui, non è stato possibile strapparla a quasi nessuno degli esponenti di punta di Fratelli d’Italia.
E così è difficile immaginare che nelle dichiarazioni di Amadeus e Mengoni non ci fosse una punta di polemica. Tanto più che dopo essersi dichiarati hanno iniziato a cantare “Bella Ciao”, canzone simbolo dell’…antimelonismo.