“Di un siparietto intriso di pinkwashing (femminismo di facciata, ndr) le vittime di femminicidio e le sopravvissute se ne fanno poco. Sul serio non si poteva fare di meglio?“. È la domanda che si pone, via Instagram, Elena Cecchettin – sorella di Giulia uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta – dopo lo spazio dedicato sul palco del festival di Sanremo alla violenza contro le donne. “Le frasi ascoltate sul quel palco sono roba da baci perugina. E soprattutto: sono frasi sull’amore. Ma l’amore non ha niente a che vedere con la violenza maschile contro le donne” le parole della giovane studentessa veneta che ha citato parte del commento critico della scrittrice Carlotta Vagnoli.
Mare Fuori a Sanremo: perché Elena Cecchettin ha attaccato l’esibizione
Il riferimento è stato all’intervento del cast della serie tv Mare Fuori ospite della seconda serata del Festiva di Sanremo. I giovani attori avevano portato e letto un testo di Matteo Bussola in merito alle. “nuove parole dell’amore“: ascolta, accogli, accetta, impara, verità, accanto, no e insieme. L’esibizione, dopo aver interpretato la sigla della serie tv targata Rai e che ha avuto un enorme successo, ha rappresentato l’idea di un sentimento contrario al principio del possesso.
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