La "rivincita" dopo 27 anni
I Jalisse tornano a Sanremo 2024 (come ospiti): all’Ariston con “Fiumi di parole”, quante volte sono stati esclusi
Spettacoli - di Redazione
Dopo ben 27 anni di esclusioni e delusioni, i Jalisse torneranno sul palco del Teatro Ariston, in quel Festival di Sanremo che vinsero a sorpresa nel 1997 con “Fiumi di parole”
Il duo formato da Fabio Ricci e Alessandra Drusian, per l’ultimo Sanremo da conduttore e direttore artistico di Amadeus, sono stati invitati come ospiti nella serata di venerdì 9 febbraio, quella dei duetti e delle cover.
In conferenza stampa però Amadeus afferma di non sapere nulla mentre gli fanno sapere che Ricci e Drusian sono in città. In ogni caso, il direttore artistico apre alla possibilità: “Già che sono qui…”.
La vittoria dei Jalisse a Sanremo
Quella del 1997 fu una vittoria a sorpresa per il duo. Per Fabio Ricci e Alessandra Drusian era la terza volta all’Ariston dopo due partecipazioni a Sanremo Giovani nel 1995 e 1996, in cui si erano piazzati rispettivamente terzi e sesti.
Nel 1997 parteciparono nuovamente al Festival di Sanremo, ancora una volta di diritto grazie alla regola, introdotta due anni prima e presente per l’ultima volta, che consente ai finalisti non vincitori della sezione “Nuove Proposte” dell’edizione precedente di contendersi 4 posti tra i Campioni.
Il brano proposto, “Fiumi di parole”, superò la selezione e conquistò il primo posto nella manifestazione facendo ottenere ai Jalisse due premi: il Leone d’oro come vincitori del Festival ed il Leone d’argento come autori.
Vittoria, come detto, sorprendete e criticata. Fece infatti discutere la somiglianza del brano con “Listen to Your Heart” dei Roxette, ma non venne tuttavia preso alcun provvedimento.
Le esclusioni dei Jalisse da Sanremo
I Jalisse nonostante la vittoria vennero bistrattati dai media che, tra le varie cose, fecero leva proprio sul presunto plagio di “Fiumi di parole” al Festival.
Una sorta di “damnatio memoriae” per alcuni, diventati col tempo base per i meme online: il motivo dell’esclusione per quasi 30 anni va registrata in realtà con i gusti dei vari direttori artistici che negli anni hanno “comandato” a Sanremo, che pure ha dato spazio dal 1997 ad oggi ad artisti francamente impresentabili.