Uccisa dai tank israeliani
Hind Rajab trovata morta a Gaza, la bimba palestinese di 6 anni “simbolo” dopo la telefonata in cui chiedeva aiuto: uccisa da Israele
Esteri - di Carmine Di Niro
Quello di Hind Rajab potrebbe diventare il volto simbolo dell’operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza, l’assalto dell’IDF che ha fatto seguito agli attacchi di Hamas in Israele lo scorso 7 ottobre.
Tra gli oltre 27mila morti nella Striscia, di cui quasi la metà bambini e minorenni, c’è infatti questa bambina di 6 anni. Hind è stato trovata morta questa mattina a Gaza City, dopo due settimane in cui era scomparsa nel nulla.
L’attacco dei carri armati
Il suo corpo era vicino all’auto della famiglia, che stava cercando di scappare dalla città. Nella macchina, rinvenuta nei pressi di una stazione di servizio nel quartiere di Tel al-Hawa dopo che i carri armati israeliani si sono ritirati dalla zona, c’erano anche i cadaveri di due zii e tre cugini.
La piccola Hind Rajab e gli altri membri della famiglia stavano attraversando Gaza City per dirigersi all’ospedale Ahli quando hanno incontrato sulla strada dei carri armati.
La ferocia dell’esercito israeliano, che in queste ore sta preparando l’assalto via terra anche a Rafah, di fatto l’ultima città palestinese prima del valico con l’Egitto e dove i rifugiati sono oltre un milione, non si è fermata anche di fronte all’ambulanza della Mezzaluna Rossa palestinese che si era avvicinata per soccorrere la bimba: anche il mezzo è stato bombardato e sono morti i due operatori a bordo, Yusuf Zeino e Ahmed Al-Madhoun.
Uccisione “deliberata” secondo la Mezzaluna palestinese, visto che il gennaio scorso l’intervento di soccorso dell’ambulanza era stato coordinato con l’IDF israeliano.
“Hind e tutti quelli che erano nell’auto sono stati uccisi“, ha detto all’AFP suo nonno, Baha Hamada. “Sono stati trovati da membri della nostra famiglia che erano andati a cercare l’auto e l’hanno trovata vicino al distributore“.
L’ultima telefonata di Hind
La storia di Hind era diventata a suo modo un simbolo della violenta operazione israeliana nella Striscia. La bambina di 6 anni era inizialmente sopravvissuta all’attacco dell’IDF contro l’auto su cui viaggiava assieme ai parenti.
Una centralinista della Mezzaluna palestinese era riuscita anche a parlare al telefono con la bambina per tre ore, mentre era bloccata nella vettura: “Vedo l’ambulanza, si sta avvicinando…”, sono le ultime parole che la bimba ha detto. Poi il rumore di una portiera che si apre e nulla più. Ad oggi l’esercito israeliano non ha rilasciato alcun commento sulla vicenda.