La polemica
Ambrogio Mazzai: il prete-influencer che ha attaccato Geolier a Sanremo
Il parroco di Verona ha scatenato il putiferio con le sue parole al limite della discriminazione territoriale
Curiosità - di Andrea Aversa
Ha generato una forte polemica il video pubblicato su TikTok dal prete influencer di Verona Don Ambrogio Mazzati. Il sacerdote riferendosi all’ultima edizione del Festival di Sanremo e al concorrente napoletano Geolier, ha detto: “Non amo Sanremo e non amo guardarlo. Quest’anno è accaduta una cosa che ha confermato il mio parere contrario a questo evento. La cosa che mi ha colpito veramente e che ha reso più significativa la mia scelta è stato il fatto che al Festival della canzone italiana, ci fosse una canzone non in italiano. Questo brano è stato fatto arrivare in alto nelle classifiche, comprando i voti con una schifosissima mentalità mafiosa. La tv pubblica dovrebbe abolire questo meccanismo per tirare su qualche milione di euro con la mentalità del televoto“.
Quando Don Mazzai si è reso conto che queste sue parole hanno scatenato la classica ‘guerra’ a mezzo social, ha fatto un piccolo passo indietro ma senza scuse: “Sono contento di quel cantante napoletano che non conosco e di cui non ho sentito neanche la canzone“. Il prete non ha mai nominato Geolier, il talentuoso e giovane artista di Secondigliano arrivato secondo, dopo le proprie performance sul palco dell’Ariston. Esibizioni che hanno diviso il popolo italiano da quello della critica e che hanno scatenato discussioni fin dalla sua vittoria durante la quarta e penultima serata, quella dedicata ai duetti e alle cover.
- Perché Geolier è arrivato secondo: la vittoria col 60% nel televoto non basta per superare Angelina Mango
- Dove imparare il napoletano a Napoli: le lezioni de “I Lazzari” e il caso Geolier a Sanremo con “I p’me, tu p’te”
- Che cosa significa la canzone di Geolier: il significato e la traduzione di “I p’me, tu p’te” al Festival di Sanremo
- Geolier: chi è la fidanzata del rapper a Sanremo con “I p’ me, tu p’ te”, i “Ferragnez napoletani”
Ma per Mazzai è stato troppo tardi. Le sue parole, il suo filmato, sono diventati ben presto virali scatenando aspre reazioni. In molto gli hanno mosso contro l’accusa di essere stato razzista e promotore di una discriminazione territoriale. Il parroco ha comunque specificato di essersi pronunciato contro, “il meccanismo aberrante e diseducativo di trasmettere una canzone in napoletano che non c’entra con Sanremo e di poter comprare voti se si hanno i soldi“. Peccato che però è questo il sistema di ogni tipologia di televoto e soprattutto peccato che Don Mazzai abbia dimenticato un precedente: nel 2011 sul palco dell’Ariston si esibì anche Davide Van De Sfroos con la bella “Yanez”, cantata in dialetto comasco