Neanche il tempo di gioire per la scarcerazione del piccolo Asian (1 mese) e di sua madre dal carcere di Torino, che è stato denunciato l’ennesimo caso relativo a un bambino detenuto in cella con la mamma. A segnalarlo l’associazione Sbarre di Zucchero. La vicende è relativa ad uno dei penitenziari più discussi d’Italia: quello veronese di Montorio. Tale penitenziario è purtroppo ‘famoso’ per un’altra delle piaghe che caratterizza il sistema detentivo italiano: quella dei suicidi.
Carcere veronese di Montorio: bimbo detenuto con sua madre
Donatela Hodo rimessa in strada a partorire, nella solitudine ed abbandono più totali e da dicembre 2023 a Montorio, il carcere della morte, è detenuta una madre straniera col suo piccolo! In un carcere non “attrezzato” a detenere bambini piccoli, in un carcere dove non c’è nulla per nessuno, solo non-tempo, solo disperazione, solo nessuna speranza di crescita per un dopo carcere migliore. E se pensiamo ad un’eventuale approvazione del cosiddetto pacchetto sicurezza, tutto ciò diventa ancora più agghiacciante, disumano, contrario ad ogni logica di buon senso ed umanità.
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Bambino recluso nel carcere veronese di Montorio: il comunicato di Sbarre di Zucchero
Perché questo scempio diventerà la normalità, con piccole creature innocenti detenute con le loro madri invece di prevedere una detenzione rispettosa dei diritti dei bambini e del diritto alla maternità, alla genitorialità, che esula da un’eventuale commissione di reato. Perché le pene inflitte vanno pagate, ma non a discapito di creature innocenti. È questa l’Italia che vogliamo?
Noi di Sbarre di Zucchero non possiamo e non vogliamo accettare tutto ciò, e non possiamo tacere di fronte a questa situazione. Possibile che in un Paese che si definisce civile non ci sia alternativa per questa donna ed il suo bambino? Qualcuno si degnerà di dare uno risposta ai nostri quesiti?
Monica Bizaj – Micaela Tosato – Marco Costantini