Siamo a “quota 18” dall’inizio del 2024. Sono diciotto i detenuti che si sono tolti la vita nelle carceri italiane quest’anno, una vera e propria emergenza nazionale.
L’ultimo caso arriva da Terni, dove un detenuto 46enne si è suicidato impiccandosi nella propria cella. Lo ha reso noto il Sindacato autonomo polizia penitenziaria secondo il quale l’uomo era stato stato accusato di tentativo di rapina, gli erano stati poi concessi i domicilia ma era poi tornato dietro le sbarre per presunte violenze in famiglia.
Ora la salma dell’uomo di nazionalità albanese, riferisce l’Ansa, è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La denuncia del sindacato
A denunciare l‘ennesimo suicidio in carcere è Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria.
“Il problema è preventivo, non successivo. Con il passaggio della sanità penitenziaria alle Regioni, la situazione è purtroppo estremamente peggiorata. La carenza di operatori sanitari, psicologi e psichiatri è il punto cruciale della questione. A nostro avviso servono concorsi regionali e assunzioni di personale sanitario da destinare esclusivamente alle carceri campane“, spiega in una nota il segretario nazionale per l’Umbria del Sappe, Fabrizio Bonino.
Pd contro il ministro Nordio
Di fronte all’emergenza va registrato il silenzio e l’incapacità di proporre la minima soluzione da parte del governo Meloni e del suo ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Il Guardasigilli è l’obiettivo degli attacchi di Walter Verini, senatore Pd e segretario della Commissione Giustizia. “Che altro deve succedere nelle carceri italiane perché il Governo, il ministro della Giustizia intervengano – subito – per porre fine ad una situazione ogni giorno più drammatica? Oggi un altro suicidio nel carcere di Terni, che avevamo visitato di nuovo tre settimane fa denunciando per l’ennesima volta lo stato insopportabile e pericoloso del sovraffollamento, della mancanza di organici della polizia penitenziaria. Ne avevamo anche parlato proprio la scorsa settimana direttamente con il ministro Nordio e in Aula, sottolineandogli l’urgenza di risposte immediate. Niente. Terni è una delle situazioni più delicate tra le carceri italiane che scoppiano, dove i suicidi sono tremende notizie quotidiane. Dove si registrano ancora perfino episodi di tortura ai danni di detenuti, come a Reggio Emilia, su cui come Pd chiediamo piena luce e rigore. Ma anche sulle carceri questo Governo è colpevolmente responsabile, con l’aggravante della presenza di sottosegretari inadatti e privi di senso dello Stato, come Delmastro Delle Vedove”.