X

Andreea Rabciuc, storia della scomparsa e del corpo ritrovato nel casolare

Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa da Montecarotto

Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa da Montecarotto

Quello della scomparsa di Andreea Rabciuc è un mistero che dura da quasi due anni. A lungo gli investigatori hanno cercato piste, indizi, senza trovare nulla. Periodicamente si è riaccesa qualche speranza finita sempre in un nulla di fatto. Le indagini sulla scomparsa di Andreea avevano puntato inizialmente all’ipotesi di un allontanamento volontario. Le ricerche erano state interrotte. Quindi la riapertura del caso e le indagini da parte della Procura di Ancona. Fino al 20 gennaio 2024, quando è stato trovato un cadavere in un casolare. Poi il 13 febbraio la conferma del dna: quei resti sono proprio di Andreea, la giovane scomparsa a 27 anni da Montecarotto in provincia di Ancona. Cosa è successo alla giovane di origini romene?

Tutto è iniziato la notte del 12 marzo del 2022. Andreea si trovava in una roulotte a Montecarotto, in compagnia del fidanzato Simone Gresti, 45 anni, e di altri due amici con i quali avevano preso parte a una festa. Dopo una lite con il fidanzato Andreea si è allontanata a piedi lungo la strada che porta a Jesi. Non aveva con se il cellulare che aveva lasciato alla roulotte. Da quel momento della ragazza si sono perse le tracce. Il suo fidanzato non aveva aggiunto altro a quanto accaduto quella sera. Poi si sono susseguite una serie di segnalazioni rivelatesi buchi nell’acqua e dei misteriosi movimenti sugli account social di Andreea. Gresti raccontò che i motivi della lite erano riconducibili a gelosia, non è chiaro se da parte di lui o di lei.

Le segnalazioni a Chi l’Ha visto? Sulla scomparsa di Andreea Rabciuc

Nei mesi sono arrivate le segnalazioni di presunti avvistamenti della ragazza ad Ancona, Milano, Roma e alla Magliana. Tutti rivelatisi un buco nell’acqua. Poi alcuni strani aggiornamenti sui social della ragazza. Chi postava sui suoi social? I sospetti sono nei mesi scorsi ricaduti sul fidanzato che avrebbe conosciuto le password dei social. Diverse persone nei mesi sono state coinvolte nel caso oltre al fidanzato Simone Gresti (unico indagato). Tra questi i due amici che erano presenti la sera della scomparsa di Andreea, l’ex fidanzato Daniele al quale aveva affidato il cane e che ha dichiarato di aver supportato più volte in passato la ragazza dopo le liti con il fidanzato.

Il ritrovamento di un cadavere al Pigneto

Una flebile speranza è arrivata a luglio 2023 quando uno scheletro è stato trovato in un canale di scolo in un parco del Pigneto. Subito gli investigatori dissero che si trattava di una donna intorno ai 30 anni che indossava una collanina simile a quella che aveva Andreea il giorno della sua scomparsa. La pm Irene Bilotta, saputa la notizia, aveva chiesto maggiori informazioni per capire se si trattava di Andrea Rabciuc. Ma le analisi del dna riportarono anche quella volta che non si trattava della ragazza.

Il ritrovamento dei resti nel casolare

La svolta nel caso della scomparsa di Andreea Rabciuc arriva il 20 gennaio 2024 quando in un casolare abbandonato a Castelplanio, a un chilometro di distanza dal luogo dove è stata avvistata l’ultima volta due anni prima, vengono trovati dei resti umani. A dare l’allarme è uno dei proprietari del casolare. I Carabinieri del Ris arrivati sul posto trovano cadavere in avanzato stato di decomposizione e alcuni indumenti, riconducibili ad Andreea Rabciuc. Nel casolare viene trovata anche una corda appesa a una trave. A ritrovare i resti il proprietario del casolare sulla Montecarottese, in fondo a una scala. L’uomo era entrato nella cucina adibita a legnaia, al piano terra, per recuperare della legna. Aveva raccontato di non entrare nel casolare da quel lato in quanto l’immobile è pericolante. Quando ha aperto il portone marrone la luce aveva illuminato le ossa e il teschio del corpo. A destare altri sospetti il particolare secondo cui il fabbricato dov’è stato rinvenuto il cadavere era già stato controllato da carabinieri e soccorritori pochi giorni dopo l’allontanamento della ragazza. La perlustrazione era avvenuta a seguito della denuncia di scomparsa presentata dalla madre di Andreea. Che il corpo sia stato spostato?

La scritta nel casolare

Nel casolare viene trovato un messaggio scritto a mano su una tavola di legno. “Ti avrei chiamato, mamma, se non mi avesse tolto il cellulare”, la scritta che sarebbe stata trovata secondo la trasmissione “Chi l’ha visto?” e che sarà anche questa sottoposta ad accertamenti. Gresti in un’intervista alla stessa trasmissione ha detto come sarebbe stata la stessa fidanzata a darle il telefono prima di scappare.

La conferma del test del dna

Poi il 13 febbraio 2024 la conferma ufficiale dopo il test del dna: il corpo è di Andreea Rabciuc. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la conferma dell’esame genetico è arrivata in questi giorni, dopo l’autopsia e accertamenti specifici chiesti dalla Procura a un pool di medici legali. Sul caso di Andreea si è creato un giallo. La giovane è stata cercata in lungo e in largo per quasi due anni e il suo cadavere era a meno di un chilometro da dove era scomparsa. La mattina del 12 marzo si era incamminata a piedi, lungo la via Montecarottese, tra Jesi e Moie, ha sempre sostenuto Simone Gresti, 44 anni, all’epoca fidanzato della ragazza: era accaduto dopo un litigio tra i due mentre erano insieme ad alcuni amici; Andreea se n’era andata senza il cellulare rimasto in possesso di Gresti che resta l’unico indagato dal pm di Ancona Irene Bilotta per le ipotesi di sequestro di persona, omicidio volontario, istigazione al suicidio e spaccio di droga.

Gresti ha sempre respinto le accuse, ribadendo di aver voluto bene ad Andreea e di essere stato incapace di farle del male. I resti sono stati trovati in fondo a una scalinata in una porzione inagibile del casolare, come se fossero caduti dall’alto. Su un trave del soffitto, un foulard legato potrebbe far pensare a un corpo appeso. Infine, su una tavola di legno, un messaggio scritto in modo scomposto con un pennarello: “se lui non mi avesse preso il cellulare avrei chiamato mamma”. Elementi che potrebbero far pensare a un gesto volontario anche se gli inquirenti non escludono l’ipotesi di una messa in scena per depistare e lasciano aperto ogni scenario. Attesa l’analisi di un entomologo per comprendere se il corpo sia stato sempre nel casolare o ci sia stato portato.

Chi era Andreea Rabciuc

Andreea Rabciuc era una ragazza di 27 anni, lavorava in un pub di Jesi, in provincia di Ancona. E’ scomparsa da Montecarotto, in provincia di Ancona, la notte del 12 marzo 2022. Era una campionessa di tiro con l’arco. Sua mamma Georgeta non ha mai smesso di cercarla e non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio. “Per quasi due lunghissimi anni ti ho cercata e sono riuscita ad andare avanti con la speranza, l’unica cosa a cui mi potevo aggrappare, poi una telefonata me l’ha spazzata via – ha scritto su Facebook la donna il 25 gennaio 2024, dopo la notizia del ritrovamento di resti umani nel casolare – Il dolore della tua assenza é devastante, nel silenzio delle mura il mio cuore ferito piange dentro la tua stanza guardando le tue foto. Mi manchi amore mio. Mi hai lasciata sola non per la tua volontà per un destino non capito, non accettato, non voluto. Come era bello averti vicino, sfiorare il tuo viso da bambina con occhi innocenti, quelli in grado di guardarti dentro fino in fondo all’anima. Ora sconsolata dalla realtà vorrei volare fino a te, dirti che ti amo amore mio, chiederti perdono se sono ancora qua mio malgrado, vorrei avere le tue ali d’angelo per prendere il volo e arrivare a te, abbracciarti e non lasciarti più. So che un giorno succederà per ora sei felice in compagnia dei tuoi nonni che ti amavano tantissimo. Ti amo amore di mamma. Chi ha spento il tuo sorriso deve pagare. Voglio che la verità venga a galla e giustizia sia fatta! Voglio giustizia per la mia bambina”.

Le accuse al fidanzato

Al momento l’unico indagato per il caso è il fidanzato di Andreea, Simone Gresti, 44 anni. All’epoca della scomparsa i due avevano da poco iniziato una convivenza. Ma il rapporto tra i due, secondo quanto raccontato da alcuni amici, era burrascoso e costellato di liti per la gelosia. L’uomo indagato per omicidio volontario, sequestro di persona e spaccio di droga e istigazione al suicidio. Gresti ha sempre respinto ogni accusa nei suoi confronti confermando sempre la stessa versione dei fatti, cioè che la ragazza si sarebbe allontanata dopo la lite lasciando volontariamente il cellulare al compagno. Ma la scritta trovata nel casolare solleva nuove domande.