Tanto sole e clima mite. Non è la primavera ma il mese di gennaio 2024, l’inverno. Il nuovo anno è iniziato all’insegna delle temperature al di sopra della media, poche piogge e soprattutto pochissima neve giusto sulle cime più estreme. Gli italiani hanno lasciato nell’armadio il cappotto pesante e probabilmente è lì che possono dimenticarlo perché “questo inverno sembra caldo ma quelli che ci aspettano nei prossimi anni lo saranno ancor di più”, ha detto a L’Unità Giorgio Budillon, Ordinario di Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera e ProRettore alla Ricerca dell’ Università degli Studi di Napoli ‘Parthenope’. Che fine ha fatto l’inverno? E cosa dobbiamo aspettarci ora? Lo abbiamo chiesto all’esperto che ha risposto con i modelli climatici alla mano. E per chi soffre il caldo o ama la neve non ci sono buone notizie.
Arriverà mai il freddo per questo strano inverno caldo?
L’inverno 2024 è ‘strano’ ma fino a un certo punto. I modelli climatici che simulano le condizioni meteo dei prossimi 75 anni già mostrano come le temperature sono destinate ad aumentare. Quello del 2024 sarà dunque un inverno tra i più freschi rispetto ai prossimi sebbene possa sembrare particolarmente caldo rispetto al passato.
Quanti gradi siamo al di sopra della media stagionale?
Rispetto al riferimento dei 30 anni scorsi siamo al di sopra di un solo grado rispetto alla media. Può sembrare poco visto che quotidianamente viviamo escursioni termiche anche di 10-15 gradi, ma non lo è affatto. Un grado è il 10% in più della temperatura media della Terra che è di 15 gradi. E’ un campanello d’allarme importante.
Perché questo inverno è così caldo?
L’uomo sta immettendo molto più gas serra rispetto a prima e questo incide sull’effetto serra che ha un equilibrio molto delicato. A questo si aggiunge che l’estate scorsa è stata molto calda, il mare si è riscaldato e così le temperature sono rimaste più alte anche in inverno.
Ci sarà neve in Italia? Qualcuno parla di mega nevicata di fine inverno, arriverà? Se si quanto potrebbe durare?
Quest’anno a Nord Italia c’è stata un po’ di neve, al Sud pochissima. Durante il prossimo weekend l’anticiclone e il bel tempo saranno sostituiti da una perturbazione atlantica con nevicate sugli appennini anche a Sud ad alta quota. E’ difficile già da ora prevedere una grande nevicata a fine inverno, ancora troppo presto. L’inverno però è ancora lungo e anche nel passato si sono verificate nevicate anche ad aprile, anche al Sud. In ogni caso la neve cade su un ambiente caldo e dura poco.
L’inverno così caldo è un problema solo europeo?
No, è un problema mondiale. I modelli indicano che se anche smettessimo di immettere anidride carbonica per i prossimi anni, comunque le temperature aumenteranno entro il 2100 di due gradi nella migliore delle ipotesi. E’ difficile invertire il trend, l’unica soluzione è mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Perché mentre in Europa scarseggia la neve invece in Canada si assiste a una storica tempesta di neve senza precedenti?
Succede per il bilanciamento dell’atmosfera. Non è una grande anomalia, è uno dei fenomeni estremi a cui abituarci. E’ un fenomeno dovuto alle correnti a getto con oscillazioni molto pronunciate che portano aria polare fino a Sud. Questo è uno dei casi in cui è importante parlare di adattamento e mitigazione degli effetti: bisogna sapere che eventi di questo tipo succedono ed essere pronti ad affrontarli.
In Italia è l’inverno più caldo di sempre o ne sono stati registrati altri?
Non abbiamo ancora dati precisi per il 2025 perché l’inverno si chiude il 21 marzo e fino ad allora c’è ancora tempo. Secondo i dati parziali fin ora sappiamo che è però certamente tra i 4 o 5 inverni più caldi da quando esiste una misurazione precisa, dall’inizio dell’800 a oggi.
Quali sono le ripercussioni di un clima così caldo in inverno?
Il problema grosso dell’assenza di neve è che non alimenta i ghiacciai di cui abbiamo bisogno per la vita perché sono come dei serbatoi d’acqua per l’estate. Poi c’è il problema dell’innalzamento del livello del mare: a fine secolo potrebbe essere più alto di mezzo metro. Potete immaginare cosa può significare questo per città come Venezia? E come potrebbero essere mareggiate che partono da un mare più elevato? Un problema grosso.
Con un inverno così caldo dobbiamo aspettarci che l’estate sarà ancora più calda della precedente?
Sì, l’estate 2025 sarà ancora più calda della precedente. Secondo i sistemi di previsione meteo dell’Ecmwf ( Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine) maggio e giugno saranno più caldi di almeno 2 gradi rispetto alla media di riferimento. C’è poco da fare.
Ci saranno effetti sulla primavera o sulla prossima estate dopo questo inverno caldo?
A marzo sono previste temperature di due gradi al di sopra della media. Stessa situazione ad aprile. Maggio sarà molto caldo e fino a giugno si assisterà a una carenza di precipitazioni e tendenza alla siccità.