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Dengue cos’è: sintomi, cura e vaccino della febbre, le misure dell’Italia dopo il boom di casi in Brasile

A nurse takes a patient’s temperature as she screens for dengue at the Rodolpho Rocco Municipal Polyclinic in Rio de Janeiro, Brazil, Wednesday, Feb. 7, 2024. (AP Photo/Bruna Prado)

A nurse takes a patient's temperature as she screens for dengue at the Rodolpho Rocco Municipal Polyclinic in Rio de Janeiro, Brazil, Wednesday, Feb. 7, 2024. (AP Photo/Bruna Prado)

Si alza il livello di attenzione sull’allerta dengue che sta allarmando il Sudamerica. A causa dell’amento dei casi a livello globale, su disposizione del Direttore Generale Francesco Vaia, gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (Usmaf-Sasn) hanno avuto l’indicazione di innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei mezzi e delle merci provenienti dai Paesi in cui “è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia“. L’Italia ha approvato lo scorso settembre il vaccino contro la febbre dengue che può causare emorragie gravi da diverse parti del corpo e collassi che, anche se in casi rari, possono anche risultare fatali.

“A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, su disposizione del direttore generale, Francesco Vaia, si invitano gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes Aegypti“. La circolare ricorda “che il Regolamento sanitario internazionale prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti” e raccomanda la disinsettazione degli aeromobili e di valutare la possibilità di emettere ordinanze per interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori e altri infestanti e di disinfestazione.

Cos’è la Dengue

La dengue è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4). È trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno punto a loro volta una persona infetta. Non si trasmette direttamente tra esseri umani anche se l’uomo è il principale ospite del virus. È conosciuta da oltre due secoli ed è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. Il ministero della Salute brasiliano negli ultimi dati diffusi ha parlato di 512.353 casi probabili, soltanto quest’anno 75 decessi imputati alla malattia. Il numero dei contagi è quadruplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando si parlava di 128.842 casi.

La sua è chiamata anche “trasmissione silenziosa”: a preoccupare è soprattutto il numero di contagiati asintomatici. Secondo l’Istituto di ricerca Fondazione Oswaldo Cruz oltre il 50% delle persone contagiate non sviluppa sintomi. “Se una zanzara Aedes egypti punge un asintomatico, 7 giorni dopo è ancora in grado di trasmettere la malattia”, ha spiegato la ricercatrice di Fiocruz, Denise Valle, in un’intervista a una tv locale. A preoccupare è anche la serie di eventi legati al Carnevale durante i quali i contagi potrebbero ulteriormente moltiplicarsi. E infatti a Rio de Janeiro, capitale della cultura del Carnevale, nell’ultima settimana i contagi sono cresciuti del 56% rispetto alla settimana precedente.

In Europa è stata registrata in tre Paesi, tra il primo gennaio e il 5 dicembre 2023, in epidemie autoctone e sporadiche. Italia con 82 casi, Francia con 43 e Spagna con 3. “Nel 2023 abbiamo avuto il più alto numero di casi e di trasmissioni autoctone di dengue fino a ora”, ha spiegato Alessandro Marcello, responsabile del laboratorio di virologia molecolare del Centro Internazionale per l’Ingegneria Genetica e Biotecnologie che opera nell’Area Science Parkdi Trieste. “I cambiamenti climatici ma anche gli spostamenti delle persone sono i maggiori responsabili della circolazione della dengue in nuove aree”.

Sintomi e cure

La malattia causa febbre nel giro di cinque o sei giorni dalla puntura di zanzara, febbre anche alta accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle. Per prevenire il contatto con le zanzare vettore del virus, si consiglia l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzare e tende. “Non esiste un trattamento specifico per la dengue – si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità – , e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane”.

Il vaccino e le misure in Italia

“La zanzara a cui si riferisce la circolare è l’Aedes Aegypti, zanzara vettore specifico di Zika ed anche del virus Dengue – ha spiegato Vaia – Tale zanzara non è presente nel nostro territorio e, pertanto, ne vogliamo impedire l’arrivo in Italia. Tra l’altro il nostro Paese è uno dei pochi se non l’unico in Europa che ha queste misure alla frontiera”. L’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato lo scorso settembre il vaccino, sarà disponibile dalla prossima settimana all’Istituto Nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. La visita e il vaccino saranno a carico dell’utente. Per raggiungere l’immunizzazione saranno sufficienti due dosi del vaccino.