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Fedez “nullatenente”, la rivelazione del rapper da 20 milioni di euro di patrimonio in tribunale: esposto alla Finanza

Fedez “nullatenente”, la rivelazione del rapper da 20 milioni di euro di patrimonio in tribunale: esposto alla Finanza

Nelle interviste raccontava la passione per i gioielli, nei video pubblicati sui vari social assieme alla moglie Chiara Ferragni da anni mostra la sua vita privata tra viaggi di lusso, l’attico a CityLife, il “quartiere dei ricconi” milanesi, supercar come Lamborghini: eppure Federico Lucia, in arte Fedez, si dichiara nullatenente.

Il dettaglio sulla situazione finanziaria del rapper viene denunciato dal Codacons, l’associazione a difesa dei consumatori che ormai da anni ha aperta una vera e propria “guerra legale” contro Fedez a colpi di denunce.

Il processo e Fedez “nullatenente”

Partiamo però dal contesto. Siamo nel novembre 2020, in piena pandemia Covid-19, e il rapper è impegnato in una udienza telematica per un processo per diffamazione che lo vede contrapposto proprio al Codacons. Collegato in video, a Fedez viene chiesto se sia proprietario di “beni immobili oppure beni mobili registrati”, come “navi, moto, automobili”. Il rapper risponde senza giri di parole, definendosi “nullatenente” perché “è tutto intestato alle società mie”.

L’esposto del Codacons

Quel processo, che si chiuderà in un nulla di fatto, diventa però occasione per il Codacons di puntare nuovamente il rapper proprio per quelle dichiarazioni. L’associazione presenta così tre giorni fa un esposto di nove pagine alla Guardia di Finanza di Milano e Roma “su possibili situazioni di interesse poste in essere nell’ambito del gruppo societario facente capo” a Fedez.

Secondo il Codacons infatti si può “certamente parlare di un uso continuo e ripetuto di operazioni poco trasparenti e talvolta senza un’apparente ragione economica” e va verificato “come sono state gestite fiscalmente le suddette operazioni che generano disallineamenti tra gli effetti civilistici e gli effetti fiscali“.

Nella denuncia, riferisce l’Ansa, l’associazione allega una relazione di consulenza di Gian Gaetano Bellavia, commercialista e noto esperto di diritto penale dell’economia, in cui viene descritta “una trama societaria in cui si presentano e si ripetono tutti gli indici di pericolosità fiscale“.

Non si vuole, sostiene il Codacons, “affermare che il ‘gruppo Fedez’ evade il fisco anche perché questa associazione non dispone di mezzi e potestà necessarie per verificarlo o affermarlo“. Tuttavia, “in termini probabilistici, l’analisi dei fatti storici e delle esperienze porta a dire che questo tipo di azioni e comportamenti il più delle volte porta o è diretto anche a evadere il fisco“.

Il patrimonio di Fedez

Forbes stima il patrimonio del rapper di Buccinasco in più di 20 milioni di euro grazie agli introiti delle società a lui collegate in modo diretto o indiretto, ovvero Doom, Zdf e Zedef.

Il gruppo, si legge nella denuncia, “è saldamente in mano alla società Zedef che fa capo alla famiglia di origine di Fedez e cioè oltre a lui stesso, alla madre e al padre che rivestono anche le cariche societarie chiave nella società stessa“. Nell’arco di cinque anni “si sono succedute – sostiene il Codacons nell’esposto di cui dà conto l’Ansa – numerose operazioni straordinarie che hanno portato il gruppo ad assumere assetti sempre diversi“. La scelta di “attivare istituti come fusioni inverse e scissioni non proporzionali asimmetriche evidenzia la padronanza con sistemi consulenziali raffinati e di elevato grado di complessità che vanno oltre una semplice esigenza economica o di sviluppo, come peraltro emerge dalla lettura dei relativi atti notarili (estremamente articolati) e dai flussi finanziari“. Sempre secondo l’esposto, “la fitta trama di rapporti di affari con nuovi soggetti che delinea l’allegata ricostruzione” rappresenta “un salto di qualità, in termini strategici“. La situazione merita “un’analisi più ampia al fine di cogliere le ragioni strategiche sottostanti che, ancorché potenzialmente lecite, possono talvolta travalicare e deviare in una forma di ‘potere occulto e trasversale‘”.

La replica di Fedez

Dopo un iniziale silenzio, Fedez ha commentato a Repubblica la notizia dell’esposto del Codacons e la notizia sulle sue dichiarazioni da “nullatenente” in tribunale nel 2020.

Durante un processo mi è stata posta una domanda dal giudice circa quali beni mobili e immobili siano a me intestati. Ho risposto la verità, che non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente perché è tutto intestato alle società della mia famiglia, come avviene per molti imprenditori e imprenditrici di questo Paese. Se avessi detto il contrario avrei mentito davanti a un giudice compiendo un reato“, sono le parole del rapper.

Per Fedez, gli articoli che riportano la sua risposta al giudice in quell’occasione “danno un’idea sbagliata ai lettori e alle lettrici riportando una mia dichiarazione in modo del tutto decontestualizzato“. Il Codacons ha chiesto alla Gdf una verifica fiscale e Fedez ha spiegato che “le mie società sono a disposizione per ogni eventuale controllo delle autorità competenti, non abbiamo nulla da temere o nascondere“.