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Manganellate e scontri alla Rai di Bologna: la polizia carica i manifestanti pro Palestina

Scontri alla Rai di Bologna alla manifestazione pro Palestina. Foto da Facebook HubAut Bologna

Scontri alla Rai di Bologna alla manifestazione pro Palestina. Foto da Facebook HubAut Bologna

Una manifestazione pro Palestina fuori la sede Rai di Bologna è finita in scontri tra forze dell’ordine e protestanti. Dopo gli scontri fuori la sede Rai di Napoli, la tensione è salita anche a Bologna dove c’era in atto un presidio dei Giovani Palestinesi. Dopo poco è salita la tensione e sono partite manganellate di polizia e carabinieri e lancio di oggetti da parte dei manifestanti. Secondo quanto riportato dall’Ansa, gli scontri sono avvenuti in via della Fiera a Bologna, nei pressi della sede Rai regionale dove era in corso la manifestazione dei Giovani palestinesi.

“No alla propaganda sionista. Rai Radio televisione israeliana”, recita uno degli striscioni sorretto dai manifestanti. Tante le bandiere della Palestina e i cartelli contro la Rai, come ‘Rai Rete dell’Asse Israeliano’. Mentre i numeri del presidio continuavano a crescere, il direttore della sede e il caporedattore della Tgr Emilia-Romagna sono scesi a parlare con i manifestanti, che hanno chiesto di poter leggere in tv un comunicato.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, la prima fila del presidio poi si è avvicinata agli agenti schierati, sono partite manganellate e colpi di scudo, e lancio di oggetti e petardi dalle retrovie del gruppo. La tensione si è alzata dopo che i manifestanti hanno detto che la Rai non aveva dato garanzia di leggere tutto il documento che avevano proposto: i manifestanti si sono avvicinati e sono stati respinti con manganelli e scudi.

Il comunicato dei manifestanti

I manifestanti avevano infatti chiesto di poter leggere in televisione un documento dal titolo: “Comunicato contro il negazionismo del genocidio in corso, la censura e la narrazione filoisraeliana della Rai”. Al microfono, poco prima del momento di contatto, un manifestante ha detto che la Rai non aveva dato garanzie di leggere integralmente il documento della piazza. E così gli scontri si sono intensificati.

Dopo poco uno dei manifestanti ha annunciato al microfono: “Abbiamo ottenuto di poter leggere integralmente il nostro comunicato. È dovuto servire tutto questo per poter parlare in Rai”. Poi i contestatori, che chiedono le dimissioni dell’ad Roberto Sergio e una informazione senza censura sulla Palestina e non “filo sionista” sono partiti in corteo verso piazza dell’Unità. Sono oltre un migliaio.