In fuga
Evasione dal carcere di Trani, due giovani scavalcano il muro di cinta e scappano via
Ricerche in corso da parte delle forze dell'ordine. I due detenuti sono di origine marocchina, hanno 30 anni, e sono fuggiti dall'area dei passeggi
Cronaca - di Redazione Web
“Apprendiamo, ancora in maniera molto frastagliata, che due detenuti sono evasi nel pomeriggio dalla Casa Circondariale di Trani. Entrambi sarebbero originari del Marocco e in attesa di primo giudizio. Nelle more di chiarire l’esatta dinamica, si pensa siano riusciti a fuggire dai passeggi del reparto nuovi giunti, dove erano allocati. Immediate sono scattate le ricerche della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine“. Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
Evasione dal carcere di Trani
“Da quanto riusciamo ad apprendere, nel pomeriggio a vigilare su più cortili passeggi vi era un solo agente di polizia penitenziaria, impegnato peraltro in ulteriori incombenze. Ma, anche al di là di questa non secondaria circostanza, appare evidente che neppure le strumentazioni e gli impianti tecnologici siano venuti in soccorso degli operatori“, commenta il Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria. “Bando alla narrazione, le carceri continuano a essere in profonda e sempre più grave emergenza come dimostrano gli omicidi, i suicidi (20 nei primi 45 giorni dell’anno), le rivolte, le risse, le aggressioni, le violenze, gli stupri, i traffici illeciti, le ‘piazze’ di spaccio di sostanze e oggetti non consentiti e molto altro ancora“, aggiunge De Fazio.
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Evasione dal carcere di Trani: la nota della polizia penitenziaria
“Il tutto – ha continuato il Segretario – in un contesto operativo che vede 14mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili e 18mila agenti in meno rispetto al fabbisogno. Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni ne prendano compiutamente atto e varino un decreto con carattere d’urgenza per deflazionare la densità detentiva pure mediante una gestione esclusivamente sanitaria dei malati di mente e percorsi alternativi per i tossicodipendenti, nonché per assicurare assunzioni straordinarie e accelerate. Il Parlamento promuova una legge delega per la riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, la reingegnerizzazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria. Ogni giorno che passa si rischia il tracollo definitivo“, conclude De Fazio.
Chi sono i detenuti evasi dal carcere di Trani
I due detenuti hanno 30 anni, e sono accusati di reati contro il patrimonio e la persona. I due avrebbero scavalcato il muro di cinta posteriore alla struttura. Si sono poi dispersi nelle campagne circostanti. Sono in corso le ricerche da parte delle forze dell’ordine, nella zona nord della città, anche con ausilio di elicotteri. L’ultima evasione dalla casa circondariale di Trani risale all’agosto 2021 quando a fuggire furono Daniele Arciuli e Giuseppe De Noya: il primo fu arrestato dopo due mesi, l’altro si costituì pochi giorni dopo.