L'addio al dissidente
Morte Navalny, fiori e raduni in Russia per l’oppositore di Putin: oltre 100 gli arresti del regime
Diverse le manifestazioni spontanee in diverse città russe tra cui Mosca e San Pietroburgo, nella capitale - secondo l'Ong-Info - sono state fermate 15 persone
Esteri - di Redazione Web - 17 Febbraio 2024
Oltre 100 persone sono state fermate in varie città russe, tra cui Mosca e San Pietroburgo, durante raduni in memoria di Alexei Navalny, secondo quanto riferisce l’organizzazione per i diritti umani Ong-Info. Diverse persone sono state fermate anche stamane dalla polizia in diverse città russe mentre partecipavano a raduni in memoria dell’oppositore di Vladimir Putin. Secondo l’agenzia Afp a Mosca i fermati sono una quindicina. Ovd-Info rende noto che tra i fermati a San Pietroburgo c’è un prete ortodosso che voleva celebrare una messa sulla pubblica piazza per Navalny.
Morte Navalny: cosa sta accadendo in Russia
Molte persone si sono messe in fila anche stamane a Mosca davanti alla Lubyanka, l’ex sede del Kgb sovietico e ora dei servizi di sicurezza Fsb, per rendere omaggio alla memoria di Navalny. All’inizio della mattinata un centinaio di persone erano in fila per deporre fiori sulla Pietra Solovetsky, che ricorda le vittime della repressione durante l’Unione Sovietica. Successivamente la fila si è ridotta. La polizia sorveglia la situazione senza intervenire, invitando solo le persone a non sostare a lungo. Una quindicina di persone, ha reso noto l’ong Ovd-Info, sono invece state fermate davanti ad un altro monumento della capitale che ricorda le vittime ai tempi dell’Urss, il cosiddetto ‘Muro del Pianto‘.
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Morte Navalny: il cordoglio e la repressione
Gli agenti sono intervenuti quando dalla gente che si era radunata si è alzato il coro di “vergogna, vergogna“. Ora la situazione è tornata alla calma e davanti al monumento sono rimasti solo agenti e giornalisti. Ieri sera, l’incaricata d’affari dell’ambasciata di Lettonia a Mosca ha deposto dei fiori presso la Pietra Soloveckij, nei pressi della Lubianka, e in piazza Sakharov, luoghi simbolo della memoria dei deportati politici di epoca sovietica, in segno di solidarietà per la morte del dissidente al regime di Putin. Lo rende noto il profilo X della rappresentanza diplomatica.
