Il video

“Mio marito ucciso da Putin con il novichok, continuerò la sua lotta per la Russia”, l’annuncio della vedova di Navalny

Esteri - di Redazione Web - 19 Febbraio 2024

CONDIVIDI

Yulia Navalny, la moglie di Alexei Navalny compare in video dopo la morte del marito
Yulia Navalny, la moglie di Alexei Navalny compare in video dopo la morte del marito

“Noi sappiamo esattamente perché Putin ha ucciso Alexei tre giorni fa. E ve lo diremo presto. Scopriremo in modo definitivo chi è esattamente responsabile e come esattamente questo crimine è stato commesso”. Così Yulia Navalnaya, la vedova di Navalny, l’oppositore russo morto venerdì scorso in una colonia penale russa, accusa coraggiosamente il presidente russo di aver avvelenato di nuovo il marito e di non consegnare il corpo alla famiglia in attesa che le tracce di “un altro Novichok di Putin” spariscano dal corpo. “Faremo dei nomi e presenteremo le loro facce”, ha detto ancora Navalnaya nel video. E fa una promessa a se stessa e al mondo: “Continuerò il lavoro di Aleksej Navalny. Continuerò a lottare per il nostro Paese, con voi”. E lancia un appello: “Invito tutti voi a starmi vicino”.

Il video di Yulia Navalnaja come quelli del marito

“Ciao, sono Yulia Navalnaja”. Esordisce così il suo video di otto minuti su YouTube. Proprio come faceva Aleksej Navalny. Per sottolineare la continuità. Volto provato, occhi arrossati dalle lacrime e da giorni insonni. Ma il coraggio non è scalfito dal dolore. Per 25 anni è sempre stata al fianco del marito in tutte le sue lotte. Sempre in prima fila nei cortei. Nel 2020 era con lui quando i russi tentarono di avvelenarlo la prima volta con il Novichok. E nel gennaio di tre anni fa era con lui quando fu arrestato all’aeroporto di Mosca. L’ultimo abbraccio due anni fa. In un aula di tribunale. E’ a lei che il dissidente ha dedicato l’ultimo messaggio d’amore dal carcere prima di morire.

“Putin ha ucciso mio marito”

“Tre giorni fa Vladimir Putin ha ucciso mio marito, Aleksej Navalny. Putin ha ucciso il padre dei miei figli. Con lui ha voluto uccidere la nostra speranza, la nostra libertà, il nostro futuro”, ha continuato Yulia. Durante la sua prigionia, Navalny è stato “malmenato, tagliato fuori dal mondo” e “tuttavia non si è arreso”, dice Navalnaja. “Mio marito non poteva essere spezzato ed è per questo che Putin lo ha ucciso”, ha ribadito Yulia promettendo di scoprire “chi ha commesso questo crimine” e in quali circostanze, convinta che le autorità stiano trattenendo il corpo in attesa che scompaiono le tracce dell’agente nervino Novichok, già usato per attentare alla vita di Navalny nel 2000.

Yulia cita il marito Navalny

Yulia Navalnaja ha poi ricordato le parole del marito: “Non è una colpa fare poco, è una colpa non fare nulla, è una colpa lasciarsi spaventare”. Da qui l’invito a unirsi “per colpire in un colpo solo Putin, i suoi amici, i delinquenti con le spalline, i cortigiani e gli assassini che vogliono paralizzare il nostro Paese”. Sin da subito è stato chiaro che Yulia non fosse disposta a lasciar morire il lavoro del marito. Ha ha diramato il video nel giorno in cui ha preso parte al Consiglio Esteri Ue a Bruxelles dove l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’Unione Europea Josep Borrell ha annunciato che le sanzioni europee per gli abusi dei diritti umani verranno intitolate a Navalny. Venerdì aveva parlato alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, la vedova quarantasettenne sperava ancora che la morte di Aleksej Navalny si rivelasse una delle tante “bugie” del Cremlino. “Ma se questa notizia è vera — aveva minacciato — voglio che Putin, tutto il suo entourage, i suoi amici, il suo governo sappiano che si assumeranno la responsabilità di ciò che hanno fatto al nostro Paese, alla mia famiglia, a mio marito”.

La promessa di continuare il lavoro per marito per la Russia

Nel video pubblicato sui social, Yulia Navalnaya promette che sarà lei d’ora in poi a prendere il testimone del marito e portare avanti il suo lavoro. “Voglio vivere in una Russia libera, voglio costruire una Russia libera”, dice la moglie di Navalny nel videomessaggio. E poi ancora: “Uccidendo Alexei, Putin ha ucciso metà di me, metà del mio cuore e metà della mia anima. Ma ho ancora l’altra metà, e mi dice che non ho il diritto di arrendermi. Continuerò il lavoro di Alexei Navalny, continuerò a lottare per il nostro Paese”.

19 Febbraio 2024

Condividi l'articolo