L'inversione di tendenza
Nuova era glaciale in arrivo in Europa, lo studio sul cambiamento climatico che ribalta tutte le previsioni
Meteo - di Redazione Web
Dagli scienziati dell’Università di Utrecht arriva l’allarme: l’Europa sarebbe sull’orlo di una nuova era glaciale. Un’ ipotesi che ribalta tutte le previsioni e che sembra difficile da credere visto il caldo sempre più torrido e l’inverno dalle temperature al di sopra della media. Eppure sono proprio le alte temperature che starebbero contribuendo a una drastica inversione di tendenza e che potrebbe portare a scenari simili a quelli del film The day after tomorrow. Protagonista di questa inversione climatica è la Amoc, acronimo dall’ inglese Atlantic Meridional Overturning Circulation.
Che cos’è l’Amoc (Atlantic Meridional Overturning Circulation)
Il capovolgimento meridionale della circolazione atlantica, abbreviato in AMOC dalla corrispondente denominazione in inglese Atlantic meridional overturning circulation, è un’importante corrente oceanica dell’Oceano Atlantico, caratterizzata da un flusso in direzione nord di acqua salina calda negli strati superficiali dell’Atlantico, e da un flusso in direzione sud di acqua fredda in profondità; fa parte della circolazione termoalina. La AMOC è un’importante componente del sistema climatico del nostro pianeta.
Il collasso dell’Amoc
Gli scienziati ipotizzano che il collasso di questa corrente atlantica meridionale, l’Amoc, sia sempre più vicina. Già nel 2023 uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications da Peter Ditlevsen e Susanne Ditlevsen, dell’Università di Copenhagen, secondo simulazioni matematiche, ipotizzava che nel 2057 sarebbe stato l’anno più probabile per un’interruzione di questa corrente, e quindi l’arrivo di questa era glaciale. Il nuovo studio dell’ Università di Utrecht, nei Paesi Bassi, porta nuove conferme alle stime fatte.
Cosa sta succedendo alla corrente Amoc
Secondo il nuovo studio pubblicato sulla rivista Science Advances, i livelli di salinità delle acque oceaniche si stanno abbassando sempre più e ciò costituisce il campanello d’allarme che il collasso non è lontano. Se questo dovesse accadere, ci sarebbero effetti drammatici sul clima con temperature più basse nell’Europa Nord-occidentale, interruzione dei monsoni tropicali e ulteriore riscaldamento dell’emisfero Sud.
Il percorso della corrente e il gelo, ecco quando
Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’Amoc trasferisce acqua calda salata verso Nord: quest’acqua, durante il percorso, si raffredda e diventa più densa, quindi affonda a profondità maggiori e viene di nuovo trasportata verso Sud. La corrente ha iniziato però a rallentare fin dalla metà del secolo scorso: con le sempre maggiori quantità di acqua dolce che si riversano in mare a causa dello scioglimento dei ghiacciai e dell’aumento delle piogge, la concentrazione di sale diminuisce rendendo l’acqua meno densa e indebolendo quindi l’intero meccanismo.
Grazie a nuovi modelli matematici, i ricercatori guidati da René van Westen hanno trovato il modo per capire quando il ‘punto critico’ della corrente atlantica meridionale sarà vicino: il segnale sarà dato dal rallentamento del declino della salinità al confine più meridionale dell’Atlantico. “Una volta raggiunta quella soglia – sostengono gli autori dello studio – è probabile che la svolta si verifichi entro un periodo compreso tra 10 e 40 anni”. Tuttavia la comunità internazionale dei climatologi è in disaccordo nell’accettare questa variazione in così breve tempo relativamente e contestano agli scienziati di Utrecht di non aver impostato fedelmente tutti i criteri climatici nel modello matematico usato per le previsioni. Altri scienziati, come quelli del Met Office (il servizio meteo nazionale) britannico, si dicono convinti che cambiamenti irreversibili non avverranno nel secolo in cui viviamo.