Poi la retromarcia...
Musk “spegne” la voce di Yulia Navalnya, sospeso per un’ora l’account X della vedova del dissidente russo
Una sospensione durata quasi 60 minuti, poi il ripensamento e le scuse per una mossa che aveva provocato una levata di scudi internazionali. In una nota X, l’ex Twitter nelle mani del miliardario Elon Musk, ha ammesso l’errore dietro la sospensione dell’account di Yulia Navalnaya, moglie del dissidente russo Alexei Navalny morto venerdì mentre era recluso in una prigione in Siberia.
“Il meccanismo di difesa contro la manipolazione e lo spam della nostra piattaforma ha erroneamente segnalato che @yulia_navalnaya violava le nostre regole. Abbiamo immediatamente ripristinato l’account appena ci siamo resi conto dell’errore“, è la nota di X in cui si forniscono informazioni pubbliche su quanto accaduto.
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L’account X sospeso di Navalnya
Per abbondanti 50 minuti, tra le 13:30 e le 14:30 di martedì 20 febbraio, l’account della moglie di Navalny, che aveva appena pubblicato un video in cui la madre dell’oppositore di Vladimir Putin tornava a chiedere la restituzione “del corpo di Alexei” affinché “sia sepolto con dignità, non impedite alla gente di salutarlo”, era diventato irraggiungibile.
“Account sospeso, sospendiamo tutti gli account che violano le regole di X“, si leggeva quando si cercava di accedere ai contenuti. È possibile che l’account di Navalnaya abbia subito un vero e proprio attacco da parte di profili filo-russi, che lo hanno segnalato in massa portando automaticamente X alla sua sospensione temporanea.
— Yulia Navalnaya (@yulia_navalnaya) February 20, 2024
L’indagine internazionale su Navalny
Intanto prosegue il “dibattito” sulla morte del dissidente. Il Cremlino tramite il portavoce Dmitry Peskov ha bollato come “inaccettabile” la richiesta formulata dall’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell per un’indagine internazionale indipendente per la morte di Navalny.
“Non accettiamo affatto tali richieste. Soprattutto quelle provenienti dal signor Borrell”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino. Non solo: Peskov giudica come “accuse infondate e rozze contro il capo dello Stato russo” le parole della vedova di Navalny, che lunedì ha dichiarato in un video che Putin ha ucciso suo marito.
Intanto le autorità si rifiutano di restituire il corpo del dissidente alla famiglia, per almeno altri 14 giorni. Ufficialmente il decesso di Navalny è attribuito dalle autorità di Mosca ad una embolia avvenuta dopo una “passeggiata” del detenuto a 40 gradi sotto zero.