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Sinner non si sente “l’uomo da battere” del tennis: “Mai stato in discoteca, non dimentichiamo Berrettini”

Italy’s Jannik Sinner celebrates winning the men’s final of the ABN AMRO ATP tennis tournament against Australia’s Alex De Minaur at Ahoy arena in Rotterdam, Netherlands, Sunday, Feb. 18, 2024. (AP Photo/Peter Dejong)

Italy's Jannik Sinner celebrates winning the men's final of the ABN AMRO ATP tennis tournament against Australia's Alex De Minaur at Ahoy arena in Rotterdam, Netherlands, Sunday, Feb. 18, 2024. (AP Photo/Peter Dejong)

Jannik Sinner non si sente ancora “quello da battere”: in un’intervista esclusiva a Vanity Fair ha definito “’quello da battere’ una parola grossa. Sono il numero 4 al mondo. Per il momento. Certo è un buon risultato, ma adesso devo ancora lavorare, prepararmi a tutto, perché ormai gli avversari mi conoscono bene, anche le mie debolezze. Sono uno di quelli da battere, diciamo”. Ha vinto gli Australian Open, domenica scorsa si è aggiudicato l’ATP 500 di Rotterdam, a fine novembre aveva vinto la Coppa Davis con l’Italia.

Sinner è salito al numero 3 al mondo nel ranking, l’intervista era precedente al torneo in Olanda.  E in Italia intanto è scoppiata una Sinnermania che ha riportato il grande pubblico a guardare il tennis e a interessarsi a questo protagonista, un astro nascente dello sport mondiale. Una notorietà che non ha scalfito la riservatezza del 22enne altoatesino. “Mi piace parlare di tennis, e dello sport in generale. Ma se si riferisce alla vita privata, è vero, voglio mantenerla tale. Voglio proteggere le persone che mi sono più vicine, tenendole fuori da tutto ciò. Lo vivo come un piccolo compito da svolgere, quasi un dovere: mi hanno aiutato, da giovane, ad acquisire sicurezza in me stesso, e oggi in qualche modo voglio tutelarle”.

Chi è Jannik Sinner

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito Sinner un esempio per i giovani. “Ho tutto, non mi manca niente. Non sono mai stato in discoteca, non mi piace andare a dormire tardi. Preferisco giocare a carte con un amico”. E Sinner che nel suo momento di massima notorietà (finora) ha detto no al Festival di Sanremo. “Il 99% delle volte dico di no. Ma il motivo è molto semplice: mi voglio concentrare sul tennis, cerco di evitare le distrazioni”.

Sinner che si sente italiano a tutti gli effetti, “e sono molto orgoglioso di esserlo: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, a 14 in Liguria i miei compagni erano italiani. Ma poi, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti d’Italia non capiscono, no?”.

Le parole di Sinner per Berrettini

E a proposito di Italia, che ha conosciuto un inaspettato entusiasmo per il tennis esploso soprattutto durante l’ultima Coppa Davis, e che si è appassionata alle qualità del 22enne altoatesino, un pensiero anche a Matteo Berrettini, il tennista considerato soltanto qualche anno fa l’astro nascente del tennis italiano: “Lui ha avuto molti infortuni, speriamo che ritorni. Non è giusto dimenticare i suoi successi. Noi italiani siamo un bel gruppo, ci rispettiamo tutti anche se siamo tutti diversi. Io lavoro tantissimo per raggiungere i miei obiettivi e i miei sogni, perché non voglio avere rimpianti”.