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Terremoto a Parma: continua lo sciame sismico nella notte, oltre 200 scosse in un mese

FOTO DI REPERTORIO + INGV

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La terra continua a tremare in provincia di Parma: uno sciame sismico si è verificato ed è andato avanti la scorsa notte. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato alle 3:19 una sequenza che ha raggiunto il suo picco con una scossa di terremoto  magnitudo pari a 3.1, con epicentro a sei chilometri a nord ovest di Langhirano. Nelle ultime settimane sono state registrate circa 200 scosse.

Il territorio intorno alla città emiliana è interessato ormai da quasi un mese da movimenti tellurici. Si sta alzando sempre più il livello d’allerta. La scossa più forte degli ultimi giorni è stata registrata ieri, alle 14:46 di martedì 20 febbraio, di magnitudo pari a 3.6 della scala Richter. Tantissimi i cittadini che sui social hanno avvertito di aver sentito la scossa, in particolare chi vive ai piani alti di palazzine e condomini in val Parma e val Baganza.

La scossa più forte dello sciame è stata registrata il 9 febbraio, magnitudo 4.2. Erano state perfino allestite delle strutture per accogliere chi non volesse passare la notte in casa. La popolazione si è di nuovo preoccupata ieri, dopo giorni di attività sismica dall’intensità minore, per due scosse che si sono verificate poco dopo le 19:00. Lo sciame sarebbe causato da una faglia, già conosciuta dai geologi, che corre tra i comuni di Calestano, Langhirano, Felino e Fornovo.

La scorsa notte una seconda scossa è stata registrata alle 3:09, magnitudo 2.7, epicentro a cinque chilometri da Fornovo.

La scossa del 1971

Pur essendo zona a rischio sismico, la zona di Parma non è mai stata colpita da terremoti particolarmente distruttivi. La scossa più forte è stata registrata nel 1971, quando i sismografi avevano fatto segnare una magnitudo di 5.6. Lo sciame degli ultimi giorni non ha causato danni a persone o edifici, tuttavia la soglia di allerta delle autorità e la preoccupazione dei cittadini cominciano a salire.