Il sondaggio e il rapporto

Impossibile distruggere Hamas, gli israeliani non credono alla vittoria nella guerra di Gaza

La Knesset contro la nascita unilaterale dello Stato palestinese. Tel Aviv pubblica il rapporto sulle violenze sessuali del 7 ottobre. Appello di associazioni e ong: “Stop armi italiane a Israele e ai gruppi palestinesi”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli - 22 Febbraio 2024

CONDIVIDI

Impossibile distruggere Hamas, gli israeliani non credono alla vittoria nella guerra di Gaza

Knesset vota contro nascita unilaterale dello Stato palestinese

La Knesset, il Parlamento israeliano, ha approvato la decisione del governo che si oppone ad ogni dichiarazione unilaterale di uno Stato palestinese. Il voto è passato con una maggioranza di 99 voti a favore – compresa quindi l’opposizione al governo di Netanyahu – e 11, dei partiti arabi, a sfavore.

Il leader centrista – e capo dell’opposizione – Yair Lapid ha giustificato il voto a favore ricordando di essere contrario ad ogni azione unilaterale sul tema e ha attaccato il premier reo, a suo giudizio, «di aver inventato una minaccia inesistente». I laburisti sono usciti dall’Aula al momento del voto.

Durante il dibattito il membro Ta’al alla Knesset, Ahmed Tibi, che ha urlato che “verrà creato uno Stato palestinese Ras Ben Amo’’, in gergo arabo significa “nonostante la vostra opposizione”. In risposta, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir , leader dell’estrema destra, ha urlato a Tibi: “Vai in Siria. Terrorista”.

Ong, stop armi italiane a Israele e a gruppi palestinesi

Quattro organizzazioni umanitarie e per i diritti umani e la rete di Ong chiedono lo stop ai trasferimenti di armi italiane a Israele e ai gruppi armati palestinesi. Si tratta di Amnesty International, Aoi, Oxfam, Rete Pace e Disarmo e Save the Children che in una nota chiedono che venga confermata la sospensione anche per le spedizioni coperte dalle licenze precedenti alla sospensione decisa l’8 ottobre, dopo avere accolto con favore la decisione nel Governo italiano di non autorizzare export di armi all’indomani del riacutizzarsi del conflitto.

I bombardamenti e l’assedio di Israele hanno causato l’uccisione, il ferimento e la scomparsa di quasi 100.000 persone e stanno costringendo la popolazione civile della Striscia di Gaza ad affrontare una crisi umanitaria di gravità e dimensioni senza precedenti, privandola delle risorse indispensabili per sopravvivere, si legge nel comunicato.

A loro volta, gli attacchi condotti dai gruppi armati palestinesi hanno causato l’uccisione di circa 1200 civili e la cattura di ostaggi, israeliani e non, bambini compresi, oltre 130 dei quali tuttora trattenuti all’interno della Striscia di Gaza, spiegano le organizzazioni firmatarie dell’appello che sottolineano ancora una volta che la presa di ostaggi e gli attacchi indiscriminati sono violazioni del diritto internazionale umanitario e devono cessare immediatamente.

Sondaggio in Israele: la maggior parte ritiene impossibile una vittoria totale su Hamas

La maggior parte dei cittadini israeliani, sia arabi sia ebrei, ritiene che non sia possibile una «vittoria totale» su Hamas nella Striscia di Gaza. È quanto emerge da un sondaggio condotto dall’Israel Democracy Institute, secondo il quale il 51 per cento degli ebrei intervistati e il 77,5% degli arabi israeliani ritiene che ci sia una bassa probabilità che la guerra finisca con una vittoria simile.

C’è anche una differenza nelle risposte in base all’appartenenza politica: per l’84% degli intervistati di sinistra, il 63% di centro e il 55% di destra la probabilità di una «vittoria assoluta» su Hamas è bassa. Il sondaggio rileva inoltre che il 63 per cento degli ebrei israeliani è contrario alla creazione di uno Stato palestinese, mentre il 73 per cento degli arabi israeliani la sostiene.

Israele: pubblicato rapporto su violenze sessuali di Hamas. I terroristi hanno fatto ricorso a pratiche sadiche

Un rapporto dettagliato sulle violenze sessuali compiute dai miliziani di Hamas il 7 ottobre sulle loro vittime in Israele (ed in seguito anche su parte degli ostaggi) è stato pubblicato ieri dall’Associazione israeliana di assistenza alle vittime di attacchi sessuali (Igud1202).

Fondato su testimonianze dirette e interviste, il rapporto afferma che “i terroristi di Hamas hanno fatto ricorso a pratiche sadiche con la finalità di accrescere le umiliazioni ed il terrore provocati dalle sevizie sessuali”. Nel presentare il rapporto i media locali consigliano di non esporre il contenuto a minorenni o a persone sensibili.

22 Febbraio 2024

Condividi l'articolo