La sentenza di Brindisi

Salvare i naufraghi non è un delitto: salta il decreto Piantedosi

Mentre la sentenza della Cassazione ha come conseguenza la messa in discussione degli accordi tra Italia e Libia per il controllo dei profughi, questa sentenza di Brindisi, annullerà il decreto Piantedosi

Editoriali - di Piero Sansonetti - 22 Febbraio 2024

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Salvare i naufraghi non è un delitto: salta il decreto Piantedosi

Dopo la sentenza della Corte di Cassazione che dichiara la Libia porto non sicuro e gli accordi con la Libia carta straccia, è arrivata una nuova sentenza, del tribunale di Brindisi, che “libera” la Ocean Viking, cioè una delle navi dei soccorsi ai naufraghi, che era stata bloccata dalle autorità italiane per venti giorni.

La sentenza emessa da una giudice di Brindisi, alla quale si era rivolta la Ong Sos Mediterranee che è la proprietaria della nave bloccata, è molto importante. Non solo rimette in mare la nave della Ong, permettendo probabilmente la non-morte, nei prossimi giorni, di svariati naufraghi, e non solo cancella le multe che erano state affibbiate ingiustamente alla Ong, ma stabilisce il principio che non si può impedire a una organizzazione di soccorso di salvare le persone perché in questo modo si viola il diritto internazionale e il codice di navigazione.

È una sentenza che assomiglia molto alla sentenza della Cassazione, nel senso che si ispira agli stessi principi di difesa del diritto e dell’umanitarismo, ma è comunque scollegata dalla decisione della Cassazione.

Mentre la Sentenza della cassazione ha come conseguenza la messa in discussione degli accordi tra Italia e Libia per il controllo dei profughi ( e a maggior ragione i finanziamenti dell’Italia a un paese-canaglia), questa sentenza di Brindisi, se farà giurisprudenza, annullerà il decreto Piantedosi, chiamato “decreto spazza-ong”.

La notizia della sentenza di Brindisi ha mandato su tutte le furie i giornali di destra. Il “Giornale” titolava: ”Colpo di coda delle toge. Un siluro al decreto Ong”. “Libero” invece riprendeva una vecchia maledizione contro le Ong che fu lanciata anni fa dai “5 Stelle”: “Via libera ai taxi del mare”.

(È interessante osservare come, con il passare delle stagioni politiche, i 5 Stelle e le destre si scambino slogan e posizioni politiche). Più sobria “La Verità”, che è il giornale che recentemente aveva lanciato una campagna contro Luca Casarini e contro i vescovi e il Vaticano. Il titolo è molto oggettivo: “I giudici ridanno una nave alle Ong”.

Naturalmente, con il susseguirsi delle sentenze, che dicono finalmente le cose, assolutamente oggettive (che questo giornale, piuttosto isolato, strilla da circa un anno), finiscono a gambe all’aria tutte le trovate anti-profughi del governo Meloni.

Non per qualche battaglia politica dell’opposizione, che su questo terreno si è sempre dimostrata – tranne qualche eccezione che ha riguardato solo singoli deputati del Pd o della sinistra – molto cauta e poco battagliera, ma semplicemente perché alcuni magistrati si sono decisi a far rispettare la legge. In modo assolutamente professionale e oggettivo.

22 Febbraio 2024

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