Altri attacchi di Stati Uniti e Regno Unito nello Yemen: obiettivo le postazioni degli Houthi, il gruppo di ribelli sciiti che governa gran parte del Paese e che da mesi ha aperto un nuovo fronte nel Mar Rosso attaccando navi cargo in risposta alla guerra esplosa in Medio Oriente tra Israele e Hamas. È la quarta operazione congiunta di questo tipo. Gli attacchi aerei hanno colpito 18 postazioni tra cui depositi di armi, munizioni, droni, sistemi di difesa aerea, radar e un elicottero del movimento militante.
“I ribelli Houthi dello Yemen continueranno ad affrontare azioni di ritorsione per i loro attacchi alle navi nel Mar Rosso e nelle acque circostanti”, ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin. Gli attacchi guidati da Washington vogliono indebolire le capacità militari degli Houthi e dissuaderli dalle operazioni nel Mar Rosso. I ribelli stanno comunque continuando i loro attacchi, creando notevoli problemi alle rotte di commercio mondiali e aprendo un nuovo fronte della guerra già drammatica e sanguinosa nella Striscia di Gaza.
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Il fronte del Mar Rosso
Gli attacchi sono una risposta a quelli che gli Houthi hanno cominciato a condurre sulle navi commerciali che transitano nel Mar Rosso: una ritorsione rivendicata dai ribelli per vendicare l’operazione militare via terra e via aria che Israele sta conducendo sulla Striscia di Gaza, in risposta agli attacchi di Hamas nel sud dello Stato Ebraico lo scorso 7 ottobre.
I ribelli, secondo una stima riportata da BBC News hanno colpito tra fine novembre e inizio febbraio almeno 28 navi, di cui sette collegate in qualche maniera a Israele. Una situazione che sta creando grandi problemi e disagi ai commerci internazionali. Nonostante le operazioni occidentali, i ribelli non hanno smesso di portare attacchi sul Mar Rosso: hanno assicurato che continueranno fino a quando non sarà raggiunto un cessate il fuoco nella Striscia.