Il militare best seller
Vannacci indagato anche per istigazione all’odio razziale: le denunce al generale per “Il mondo al contrario”
Dopo le indagini per truffa e peculato. La Lega protegge il papabile candidato alle europee: "Queste indagini sono medaglie". La difesa: "Unica istigazione è a leggere"
Giustizia - di Redazione Web
Dopo truffa e peculato il generale Roberto Vannacci risulta indagato anche per istigazione all’odio razziale. Lo scrive l’Ansa. È proprio grazie alle sue riflessioni contenuto nel libro Il mondo al contrario, vero e proprio caso editoriale e best seller del 2023 in Italia, che il procedimento è stato avviato a Roma dopo diverse denunce presentate nelle scorse settimane da diverse associazioni. Appena questa mattina ai microfoni dell’agenzia Dire il generale si era detto “sereno” e aveva aggiunto di andare “avanti senza preoccupazioni”.
“Unica istigazione è a lettura, mai fomentato odio o affermato superiorità razziale”, il commento della difesa ripreso da AdnKronos. E fa quadrato la Lega del segretario e vice primo ministro Matteo Salvini, il partito che più si era avvicinato al generale, adombrando anche la possibilità di una sua candidatura alle elezioni europee del prossimo giugno. “Indagini che sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia”, si legge in una nota diffusa dal Carroccio.
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Perché Vannacci è indagato
Per ricordare le “medaglie” di cui la Lega fregia il generale: Il mondo al contrario è stato inizialmente auto-pubblicato dal comandante del 9° Reggimento d’Assalto Paracudisti “Col Moschin” tramite Amazon KDP (Kindle Direct Publishing). “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, si legge in uno dei passaggi del libro. Un altro passaggio si chiede che “se non è nella natura dell’uomo essere cannibale, perché dovrebbe esserlo per il diritto alla genitorialità? Le coppie arcobaleno non sono normali. La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale” che avrebbe vietato “termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, caghineri, cupio, buggerone, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale”. Si leggeva nelle pagine anche di legittima difesa e di “diritto all’odio e al disprezzo”.
Vannacci se la prendeva anche con il “lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze”. E la pallavolista Paola Egonu è “italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. E poi le femministe “moderne fattucchiere sostengono che solo il lavoro ed il guadagno possono liberare le fanciulle dal padre padrone e dal marito che le schiavizza condannandole ad una sottomessa, antiquata, involuta ed esecrabile vita domestica”. Il libro aveva venduto quasi un milione di copie soltanto nel primo mese, dopo che il caso era montato sui quotidiani. Secondo Il Corriere della Sera, al costo di 19,76 ogni copia, aveva fruttato 863.505 euro lordi al generale.
Vannacci indagato per truffa e peculato
Sabato scorso Il Corriere della Sera aveva pubblicato in esclusiva la notizia dell’indagine nei confronti di Vannacci per truffa e peculato. La ricostruzione faceva riferimento all’attività svolta da Vannacci quando era addetto militare a Mosca, in Russia, un incarico durato tra il 2021 e il 2022. Un’ispezione del ministero della Difesa avrebbe scoperto alcune “criticità” tra cui indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che potrebbero non essere mai state organizzate. “L’inchiesta su di me? L’ho letta stamattina e non commento ispezioni di servizio”, ha detto oggi all’AdnKronos il generale che si definisce anche “demoralizzato” e “preoccupato”.
Chi è Roberto Vannacci
Roberto Vannacci era comandante dell’Istituto geografico militare. La scorsa estate era diventato famoso dopo la pubblicazione de Il mondo al contrario, un libro in cui esprimeva idee e posizioni apertamente omofobe, razziste, sessiste e in generale offensive. Quel libro lo avvicinò alla destra, si è parlato molto di un’eventuale candidatura alle elezioni europee in programma il prossimo giugno con la Lega di Matteo Salvini, ed è diventato uno dei libri più venduti del 2023. Sulla pubblicazione era stata aperta un’inchiesta formale da parte del ministero della Difesa. Lo scorso dicembre Vannacci era stato nominato Capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri/comando operativo dell’esercito.
“È una cosa inaspettata, ma conferma che, come ho sempre pensato, che non sono né un gretto, né un ignorante, né un mostro, né un orco, perché, guarda caso, le mie idee intercettano quelle di una grande moltitudine di persone. Non mi ergo a paladino della maggioranza degli italiani, ma le argomentazioni che porto evidentemente trovano una certa rispondenza in quella maggioranza”, dichiarava il generale al Corriere dopo il successo del suo libro. Da mesi si parla ormai di un’altra pubblicazione del generale che potrebbe uscire a primavera.