Scontro aperto Usa -Israele

Guerra di Gaza: i morti salgono a 30mila, tra Biden e Netanyahu sempre più gelo

Il presidente Usa annuncia il cessate il fuoco durante il Ramadan, Netanyahu lo smentisce. Anche Hamas attacca la Casa Bianca: “Vuol salvare la faccia a Tel Aviv”. Amnesty: “I palestinesi sfamano i fi gli con cibo per animali”. HRW: “Aiuti umanitari ridotti del 30%”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli - 28 Febbraio 2024

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Guerra di Gaza: i morti salgono a 30mila, tra Biden e Netanyahu sempre più gelo

Che non si amassero, politicamente, è cosa arcinota. Ma ora lo scontro tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu è tracimato.

Biden: «Israele fermerà le operazioni a Gaza durante Ramadan»

«Israele cesserà le operazioni a Gaza durante il Ramadan». Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, precisando che lo stop fa parte delle condizioni previste da un accordo di cessate il fuoco in fase di negoziazione. «Il Ramadan si avvicina e gli israeliani hanno concordato di non impegnarsi in attività durante il Ramadan, in modo da darci il tempo di liberare tutti gli ostaggi», ha detto Biden in un’intervista sulla rete statunitense Nbc.

Joe contro Bibi: Con questo governo Israele perderà il sostegno del mondo

Il governo di estrema destra guidato da Benjamin Netanyahu farà perdere a Israele il sostegno internazionale. E’ l’avvertimento lanciato dal presidente americano Joe Biden in un’intervista alla Nbc.

Israele ha avuto il sostegno schiacciante della stragrande maggioranza delle nazioni. Se continua così con questo governo incredibilmente conservatore che hanno, con Ben-Gvir e altri perderanno il sostegno di tutto il mondo, e questo non è nell’interesse di Israele”, ha sottolineato il capo della Casa Bianca.

Netanyahu: «Tregua da lunedì? Sorpreso dall’ottimismo di Biden»

«Sorpreso». Così sarebbe rimasto il premier israeliano Benjamin Netanyahu sentendo le parole di ottimismo del presidente americano Joe Biden che ha detto di sperare «che entro lunedì prossimo avremo un cessate il fuoco» tra Israele e Hamas.

Lo ha detto una fonte politica israeliana di alto livello a Abc News dopo che Biden ha parlato di «un consenso da parte israeliana a non impegnarsi in attività durante il Ramadan», che dovrebbe iniziare il 10 marzo, per «darci il tempo di portare fuori tutti gli ostaggi».

Hamas: «Biden ipocrita, vuole salvare la faccia a Israele»

Hamas accusa il presidente americano di «ipocrisia». La «bozza» per un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza elaborata ai colloqui di Parigi è una «proposta americana» e punta a «salvare la faccia a Israele». Joe Biden «fa ipocrisia politica e partecipa all’uccisione dei palestinesi», ha affermato Osama Hamdan, esponente del braccio politico di Hamas.

Hamdan è convinto che «l’obiettivo sia dare» al premier israeliano Benjamin Netanyahu «più tempo per prepararsi a un nuovo attacco». Per il gruppo – ha ribadito in dichiarazioni riportate dal giornale Filastin, legato a Hamas – «la priorità è fermare l’aggressione, porre fine all’assedio e consegnare gli aiuti, poi arriverà lo scambio di prigionieri».

Ue: «30mila morti a Gaza, cessate il fuoco o saranno 60mila»

«Da più di quattro mesi richiamo l’attenzione sulla catastrofica situazione umanitaria a Gaza, dove circa 30.000 persone sono state uccise e più di un milione di sfollati. Un recente rapporto della Johns Hopkins e dell’Università di Londra prevede che oltre 60.000 i civili moriranno a meno che non vi sia un cessate il fuoco e un massiccio aumento degli aiuti molto presto».

Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo. «Dopo quasi cinque mesi di guerra e distruzione, la nostra attenzione deve concentrarsi sul raggiungimento di un accordo immediato per alleviare la catastrofe umanitaria, salvare vite umane e liberare i restanti 130 ostaggi ancora detenuti da Hamas a Gaza. 26 dei nostri Stati membri condividono questa richiesta», ha aggiunto.

Relatore Onu: Israele affama di proposito i palestinesi

Israele «sta intenzionalmente affamando» i palestinesi nel conflitto in corso contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato in un’intervista esclusiva al quotidiano britannico Guardian Michael Fakhri, relatore speciale dell’Onu per il diritto all’alimentazione.

«Privare intenzionalmente le persone del cibo è chiaramente un crimine di guerra – ha aggiunto -. Dal mio punto di vista, come esperto di diritti umani delle Nazioni Unite, questa è ora una situazione di genocidio».

Amnesty International: le famiglie di Gaza si nutrono con mangime per animali

Diamo da mangiare ai nostri figli orzo e alimenti per animali, ma ora scarseggia anche il foraggio”. Così ha raccontato ad Amnesty International Hamza, un abitante del nord della Striscia di Gaza, la cui moglie Kawthar il 17 febbraio ha partorito il loro quarto figlio.

Da giorni infatti vari media internazionali, rilanciando anche denunce che circolano sui social network, riferiscono che la popolazione di Gaza ricorre a mangimi per animali per sopperire all’assenza di prodotti alimentari.

La testata Middle East Eye l’altro ieri pubblicava l’intervista a un bambino di dieci anni che mangiava focacce prodotte con “mangime per animali”, che, ha raccontato, gli causano “mal di pancia e diarrea”.

Il Guardian, citando un report di Human Rights Watch, fa sapere che i camion carichi di aiuti umanitari si sono ridotti del 30%. L’organizzazione accusa Israele di aver bloccato gli aiuti diretti a nord, dove la settimana scorsa il World Food Programme ha dovuto sospendere la consegna di forniture.

“Per il terzo giorno consecutivo– dice Tareq Abu Azzoum, inviato di Al Jazeera da Rafah- sono stati segnalati palestinesi uccisi e feriti dopo essere stati esposti al fuoco israeliano mentre cercavano qualcosa con cui sopravvivere nel distretto settentrionale”.

Allarme dell’Unifil per l’escalation di scontri Israele-Hezbollah

I caschi blu dell’Onu schierati nel sud del Libano hanno lanciato l’allarme per la recente escalation nello scontro a fuoco tra Israele e Hezbollah, che ha “il potenziale di mettere a rischio una soluzione politica del conflitto”.

“Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un preoccupante cambiamento negli scambi di fuoco”, ha scritto Unifil su X, esortando “tutte le parti coinvolte a fermare le ostilità per prevenire un’ulteriore escalation e lasciare spazio a una soluzione politica e diplomatica che possa riportare stabilità e garantire la sicurezza delle persone in questa regione”.

Nyt, Israele disponibile a scarcerare 15 detenuti per terrorismo

Israele potrebbe rilasciare 15 prigionieri palestinesi di alto profilo che stanno scontando lunghe pene detentive per terrorismo in cambio della liberazione di cinque soldatesse nelle mani di Hamas a Gaza. Lo ha svelato il New York Times, citando due fonti a conoscenza dei negoziati in corso secondo cui l’apertura è avvenuta nel corso dei colloqui a Parigi la settimana scorsa.

Abu Mazen accetta dimissioni di premier e governo

Il presidente dell’Autorità palestinese (Anp), Abu Mazen, ha accettato le dimissioni del primo ministro Muhammad Shtayyeh e del suo gabinetto e gli ha chiesto di restare in carica fino alla nomina di un sostituto permanente. Lo riporta il Times of Israel.

Shtayyeh ha presentato lunedì le sue dimissioni, insieme a tutti i ministri del suo governo, per consentire la formazione di un esecutivo di più ampio consenso tra i palestinesi nel contesto della guerra Israele-Hamas nella Striscia di Gaza.

28 Febbraio 2024

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